CASAL DI PRINCIPE/MARCIANISE. Uno dei passaggi chiave dell’ordinanza notificata ieri a 39 persone nell’ambito del blitz contro i Bidognetti riguarda la tangente di 10 mila euro da pagare periodicamente richiesta dal gruppo che la Dda ritiene riferibile a Salvatore Sestile, poi deceduto.
Gli interlocutori non temono di essere monitorati quando si incontrano di persona e quindi si esprimono in termini assolutamente espliciti.
I fatti avvento nel dicembre 2019 e viene registrata una conversazione tra Biagio Francescone e Salvatore De Falco. Francescone commenta che devono incontrarsi anche in serata e aggiunge “Salvato’ vuoi sapere perché ci dobbiano incontrare? …perché noi non stiamo facendo niente … se gli vado ad aprire un argomento … se gli apro un argomento a questo non mi da neanche quelli che mi doveva dare questa sera”.
In un dialogo successivo Giovanni Della Corte sembra stizzito da comportamenti poco corretti “però non facciamo che andiamo a finire al contrario… che prima uno si impegna in un modo diciamo e poi si incominciano a fare scostumatezze”. De Falco afferma di non sapere nulla dei contrasti interni “tra loro due” e ribadisce il suo interesse nella vicenda in questi termini “a me interessa che in questa situazione ci sei tu in mezzo questo é importante…” ed ancora “io in mezzo a questo capannone grande insieme a me per abbuscare qualcosa di soldi…”, concludendo che comunque devono pagare.
Della Corte afferma “‘il fatto di quello … diceva .. quando ci serve qualcosa tu digli che poi a Marcianise … ci stanno i compagni a Marcianise … ci stanno quelli che stanno carcerati … io non li conosco questi … non so dove abitano .. io conosco …” e De Falco lo interrompe “io so per quanto riguarda Marcianise tengono fatto un impegno che se la banca ci da i soldi loro ci sono e sopra a quei soldi loro hanno un regalo”.
Il giorno dopo si svolgerà, infatti, una riunione tra Della Corte Giovanni, De Falco Salvatore e Francescone Biagio monitorata grazie al captatore informatico sul cellulare di Della Corte.