Addio Michele: l’ultimo atto di amore del 19enne che sognava di diventare chef

Arpaia/Santa Maria a Vico. Aggiornamento ore 21. Alle 19 all’ospedale di Caserta hanno staccato le macchine. I genitori hanno deciso di donare gli organi. Un atto di amore significativo, un grande abbraccio a questa famiglia.

Il lancio precedente

Morte cerebrale per Michele Monte, il 19enne di Arpaia che sognava di diventare uno chef. Il sogno si è interrotto oggi presso l’ospedale di Caserta.

Michele ha lottato, i suoi familiari, la mamma Giuseppina Landolfi, il padre Giuseppe Monte ed il fratello Agostino hanno pregato e non hanno mai smesso di credere che Michele prima o poi si sarebbe alzato da quel letto di ospedale.

Ieri sera, la comunità di Arpaia si era ritrovata in chiesa per pregare per questo ragazzo. In questi giorni, la comunità del piccolo centro caudino ha sentito Michele come se fosse il figlio di tutti.

Purtroppo oggi sulla famiglia Monte e su Arpaia è calato il gelo. I medici hanno dichiarato la morte cerebrale e tra qualche ora saranno staccate tutte le macchine, come da procedura.

Il giovane cuoco di Arpaia (paese del Beneventano al confine col Casertano), lavorava presso il ristorante ‘Peskando’ di Santa Maria a Vico.

La settimana scorsa Michele non si era sentito bene ed era rientrato a casa dove poi è stato colpito da aneurisma. Fu trasportato d’urgenza all’ospedale di Caserta.

Lavorava come aiuto cuoco da circa un mese presso il locale inaugurato lo scorso 25 aprile sulla Nazionale Appia, anche il fratello lavora lì.

Grande il dolore dei familiari, degli amici, di tutti quelli che lo conoscevano e chiaramente dei colleghi del locale che lo avevano accolto con calore in questa sua nuova esperienza.

 

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