GRAZZANISE. Si aperto il processo per la morte di Antonio Valente, l’operaio che cadde il 23 gennaio 2020 da quattro metri di altezza, spirando dopo cinque giorni.
Davanti al giudice monocratico Marzia Pellegrino del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è comparsa la moglie della vittima che ha parlato dei lavori e della ditta che li aveva affidati, ma sottolineò che nessuno aveva parlato della pericolosità della tettoia.
L’operaio Valente morì in seguito alla caduta dalla tettoia di un’azienda agricola, il 23 gennaio del 2020. Sono imputati per omicidio colposo Alfonso Cacciapuoti, 29enne di Grazzanise ed il padre Edoardo Gerardo Cacciapuoti.