ORTA DI ATELLA. Sono stati rinviati a giudizio dal gip del tribunale di Napoli Nord i quattro proprietari (tre donne e un uomo) di un immobile situato ad Orta di Atella, imputati per il reato di crollo di costruzioni in relazione a dei lavori realizzati al loro edificio che, secondo la Procura di Napoli Nord, avrebbero provocato il crollo del palazzo attiguo, abitato da diverse famiglie, che vivono ora in altri alloggi; cinque vittime, tutte imparentate, si sono costituite parte civile (difese da Mario Griffo); per loro quel palazzo era la dimora storica di famiglia. Il dibattimento inizierà il 13 marzo 2023.
I fatti avvennero tra la fine di giugno e la metà di luglio del 2021 in via Pasquale Migliaccio, pieno centro di Orta di Atella, dove al numero civico 8 c’era il palazzo degli imputati, a fianco quello delle vittime. Nell’edificio al civico 9, a fine giugno, ci fu il primo cedimento strutturale, e la triade commissariale che in quel momento amministrava il Comune in seguito allo scioglimento per camorra, ordinò ai proprietari di provvedere immediatamente alla messa in sicurezza; il 16 luglio, quando già gli interventi urgenti erano iniziati, si verificò il secondo e più grave crollo dell’intero stabile, con l’apertura anche di una voragine di venti metri quadrati; non si verificò una tragedia solo perchè in seguito al primo crollo i commissari prefettizi avevano ordinato lo sgombero dell’edificio.
La Procura di Napoli Nord iniziò ad indagare e accertò che il crollo nel palazzo al civico 9 poteva essere dipeso da lavori fatti nello stabile attiguo, in cui era stata realizzata una copertura in cemento armato, un muro al primo piano e un altro al sottotetto, che avrebbero per gli inquirenti appesantito il muro portante che divideva i due edifici.