Detenuti in carcere col cellulare, 9 indagati. I NOMI

CAPODRISE/MONDRAGONE. Nove persone sono indagate nell’ambito di un’inchiesta sull’utilizzo dei telefonini in carcere a Santa Maria Capua Vetere

Secondo quanto riferito da Cronache sono indagati per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti Guido Migliore, 30enne di Mondragone, Mario Sarnataro, 31enne di Boscoreale, Simmaco Zinzi, 25enne di Capodrise, Giuseppe De Palma, 52enne di Napoli, Roberto Delle Curti, 51enne di Capodrise, Ciro Immobile, 25enne di Boscoreale, Alfredo Di Tota, 28enne di Napoli, Alfonso Fiorente, 53enne di Torre Annunziata, e Raffaele Coppola, 55enne di Boscoreale.

Per gli indagati è stata già fissata la prima udienza al tribunale di Santa Maria Capua Vetere all’inizio del prossimo anno. La sim card era nascosto in un orologio.

In un altro carcere sequestrati 20 telefoni

Nuovo episodio di violenza l’altro giorno nel carcere di Sulmona (L’Aquila). Cinque agenti penitenziari sono finiti in ospedale dopo essere stati aggrediti da un detenuto del reparto di massima sicurezza. Da quanto si è appreso l’uomo sarebbe stato sorpreso in possesso di tre telefoni cellulari che, nel corso del controllo si sarebbe rifiutato di consegnare agli agenti; a quel punto ne ha aggrediti quattro e un quinto intervenuto in soccorso dei colleghi.

Uno degli agenti avrebbe perso i sensi perché colpito con un pugno, gli altri quattro hanno riportato escoriazioni e contusioni su varie parti del corpo. Tutti gli agenti sono stati portati in pronto soccorso. Tra i cinque c’è chi è stato aggredito per la seconda volta in un anno. Negli ultimi giorni una ventina di telefoni cellulari sarebbero stati sequestrati in cella. Un fenomeno preoccupante, soprattutto per la criminalità organizzata che potrebbe continuare a operare da remoto.

 

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