Viabilità distrutta: automobilisti costretti a lunghi giri per evitare la frazione del traffico

San Felice a Cancello. Un territorio abbandonato e completamente distrutto, dove non c’è nulla che funzioni.

La viabilità ad esempio è un altro dei grandissimi problemi di San Felice a Cancello, una città che secondo noi dovrebbe nemmeno essere tale ma divisa in almeno due Comuni, perché è ingestibile.

Stamani c’era l’inferno di auto attorno alla frazione Cancello Scalo, una specie di imbuto del traffico, dove sei destinato a bloccarti.

L’unica soluzione, per i pendolari che devono raggiungere il luogo di lavoro, è percorrere un’arteria alternativa alla via Napoli, visto che si formano chilometri di coda già dalla frazione Botteghino.

Stiamo parlando di via Grotticella, che già dal nome è tutto un programma. Non solo stamattina ma spesso è così (vedi foto copertina), strada con carreggiata stretta purtroppo intasata dall’enorme quantità di macchine che la attraversano come via di rifugio per evitare Cancello e raggiungere il Napoletano. Purtroppo chi deve raggiungere l’area Napoletana o dell’agro Aversano è costretto tramite va Grotticella a evitare Cancello Scalo, percorrere in alternativa Via Cancello direzione Maddaloni per poi ritornare indietro per via Calabricito direzione Gaudello, per arrivare all’altezza della ex Doria di fianco il termovalorizzatore e prendere la superstrada all’altezza zona industriale Acerra.

“Quaranta minuti per uscire dalla Valle di Suessola. Stamattina anche Via Grotticella era così. Purtroppo ma davvero purtroppo è un problema per pendolari come me che fanno avanti e indietro. Buon lavoro e buona giornata”.

Queste le parole di un lettore esasperato che comincia la giornata ogni volta con una montagna da scalare. Non si può vivere così e nulla è stato fatto in tutti questi anni.

Per questo a volte ci mettiamo a ridere quando leggiamo o sentiamo certi nomi di aspiranti sindaci, lo continuiamo a dire anche in faccia ad alcuni amici sanfeliciani: “Non ti candidare, lascia perdere, fai passo”. Poi quando sentiamo qualcuno che ha deciso di non presentarsi diciamo: “Bravo, hai fatto bene, lascia fare ad altri a questo giro”.

Sarà difficile che cambierà qualcosa, che venga fuori un progetto serio, nuovo, composto da gente preparata. La colpa sarà soltanto dei cittadini che gira e gira votano sempre gli stessi seguendo le direttive imposte dai gruppi di potere.

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