“Non era in sè al momento del raid”: giallo sulla rapina a Mr Drink, svolta per primo fermato

MARCIANISE. Colpo di scena nel processo a carico di Salvatore Di Giovanni (nel riquadro grande) per la rapina al deposito di bibite Mr Drink di un anno fa. Su richiesta della difesa, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Foglia, la prima sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto una perizia psichiatrica sulla capacità di intendere e di volere del Di Giovanni al momento del fatto.

L’ipotesi è che non fosse in sè al momento del raid alla rivendita di bibite di via Appia a San Nicola la Strada. Il processo  è rinviato all’8 novembre per conferimento al perito.

Il complice

Di Giovanni, al momento detenuto, è accusato del colpo insieme a Simmaco Zarrillo (nel riquadro piccolo), 45 anni, di Marcianise, che venne però arrestato 4 mesi dopo e poi scarcerato al Riesame.

Zarrillo è accusato di essere il complice di Salvatore Di Giovanni, il 54enne marcianisano già arrestato quella notte di un anno fa dai carabinieri del nucleo radiomobile di Caserta al termine di un colpo rocambolesco che mise a soqquadro diverse città tra spari e inseguimenti.

Il fatto

Nell’assalto rimase ferito per fortuna in modo non grave il titolare Dario Tartaglione anche se Di Giovanni risponde solo di rapina aggravata in concorso. Secondo le risultanze investigative dei militari dell’Arma, suffragate dalla Procura sammaritane, Zarrillo e Di Giovanni sarebero giunti nell’esercizio commerciale “Mister drink” di via Appia a San Nicola, e, sotto la minaccia dell’arma, ha prelevato dalla cassa del denaro contante non quantificato.

Ne è quindi scaturita una colluttazione con il titolare della citata rivendita durante la quale uno dei presenti ha esploso alcuni colpi a scopo intimidatorio. Nella circostanza il proprietario della rivendita è rimasto lievemente ferito alla mano nel tentativo di disarmarlo. Di Giovanni venne bloccato dai militari dell’Arma nel frattempo giunti sul posto e vennero sequestrati un cappello, una pistola a salve e 3 bossoli.

Zarrillo si sarebbe dato alla fuga, probabilmente a bordo di una Ford Fiesta che fu poi rinvenuta a ridosso dell’ospedale di via Santella. Intanto Di Giovanni

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