Bollette, colosso con sede nel Casertano dà bonus di 800 euro agli operai

MARCIANISE. Ci sono anche i lavoratori dello stabilimento di Marcianise tra i quasi 1700 collaboratori di Coca-Cola HBC Italia che da questo mese riceveranno un bonus di 800 euro spendibile tramite la piattaforma di welfare aziendale in una serie di servizi, tra cui il rimborso delle bollette di acqua, luce e gas.

Un’opportunità legata alla conferma, da parte dell’Agenzia delle Entrate, delle proposte del Decreto Legge “Aiuti Bis”, che prevede la possibilità per i datori di lavoro di erogare ai propri dipendenti contributi economici volti a fronteggiare gli aumenti delle bollette energetiche. Il nuovo bonus potrà essere usato non solo per le bollette, ma anche per buoni carburante, rimborsi per spese scolastiche o di assistenza e per attività ricreative.

Ne beneficeranno in 1700

A partire da ottobre, quasi 1.700 collaboratori di Coca-Cola HBC Italia, principale imbottigliatore dei prodotti a marchio The Coca-Cola Company sul territorio nazionale, riceveranno un bonus di 800 euro spendibile tramite la piattaforma di welfare aziendale in una serie di servizi, tra cui il rimborso delle bollette di acqua, luce e gas (non appena saranno confermate, da parte dell’Agenzia delle Entrate, le proposte del DL Aiuti Bis).

“In Coca-Cola HBC Italia ascoltiamo i bisogni dei nostri collaboratori e consideriamo il loro benessere un fattore fondamentale”, sottolinea Emiliano Maria Cappuccitti, People & Culture Director Coca-Cola HBC Italia. Si tratta di “un risultato frutto delle richieste sindacali e del sistema di relazioni costruito negli anni. Il prossimo passo sarà ricercare, insieme, ulteriori importanti risposte per i dipendenti del gruppo nell’imminente apertura del confronto per il rinnovo del contratto integrativo di secondo livello”, aggiungono Alessandro Anselmi, Angelo Paolella e Michele Tartaglione per le segreterie nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil.

Il tetto imposto dall’Europa

Misure pre-annunciate, alcune concordate dalle capitali e altre che invece faranno ancora discutere. Dopo giorni di attesa e trattative serrate, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, svela la nuova strategia contro il caro energia. Ecco i sette capisaldi.

* ACQUISTI COMUNI – La nuova piattaforma Ue per l’acquisto congiunto di gas dovrà coordinare il riempimento degli stock e prevede una partecipazione obbligatoria dei Paesi membri per almeno il 15% del volume. Sarà centrale per accaparrarsi forniture di gas competitive a livello mondiale e scongiurare una gara tra i governi sul mercato. Anche l’industria è invitata a prendervi parte.

* TTF – L’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione tra i regolatori energetici (Acer) sarà incaricata di sviluppare un nuovo indice di riferimento per il prezzo del gas naturale liquefatto (Gnl), alternativo al Title Transfer di Amsterdam (Ttf). Dovrebbe essere operativo in tempo per la prossima stagione di riempimento degli stock, all’inizio del 2023.

* PRICE CAP – Il punto di caduta tra le diverse visioni dei Paesi membri è un meccanismo di correzione del mercato dinamico e temporaneo per prevenire picchi estremi sui mercati spot Ttf. Se attivato, il tetto potrà restare in vigore per un periodo non superiore ai tre mesi. Ancora massimo il riserbo su chi supervisionerà l’attuazione della forchetta e sui suoi estremi. Un price cap potrà intervenire anche per limitare la volatilità dei prezzi infra-quotidiani.

* FINANZIAMENTI – I Paesi potranno dirottare i fondi di coesione della programmazione 2014-2020 non ancora impegnati, fino a un massimo di 40 miliardi, per la crisi energetica e il caro bollette.

* TAGLIO DEI CONSUMI – L’obiettivo già concordato nel piano RePowerEu del taglio del 15% del gas dovrebbe diventare obbligatorio tramite l’attivazione dello stato di allerta Ue, se le circostanze lo richiederanno. Non è escluso che il target venga rivisto al rialzo.

* SOLIDARIETA’ – Bruxelles prevede regole automatiche di solidarietà che si applicheranno quando non c’è un accordo bilaterale in atto tra i Paesi e di estendere l’obbligo di dare aiuto ai Paesi non collegati con gli impianti di Gnl.

* AIUTI DI STATO – L’aggiornamento del quadro temporaneo di crisi darà maggiori opportunità ai governi per sostenere le loro imprese.

 

 

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