Margherita alla cocaina, noto pizzaiolo casertano nei guai

CASERTA. E’ stato condannato a 2 anni di reclusione il pizzaiolo di Caserta arrestato lo scorso aprile per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo la condanna è stata disposta la liberazione per il pizzaiolo che era ai domiciliari da 6 mesi. E’ stato processato con rito abbreviato.

In particolare, nell’ambito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto del traffico di stupefacenti, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura, avendo notato movimenti sospetti di persone all’esterno di un esercizio di somministrazione di Caserta, controllaroo una persona all’interno del locale ove lo stesso esercitava il mestiere di pizzaiolo.

In seguito a perquisizione, veniva rinvenuto in un cassetto posto al di sotto del piano in marmo per la lavorazione delle pizze un contenitore in plastica di colore arancione del tipo “ovetto kinder” al cui interno erano nascoste 11 dosi di cocaina, strumenti di precisione e materiale utile al confezionamento delle dosi. Ulteriore sostanza stupefacente veniva rinvenuta anche nei pressi della postazione dove era stipata la legna da ardere per il forno.

Il pizzaiolo ha ammesso le sue responsabilità dicendo di essersi messo a spacciare a causa della crisi seguita alla pandemia.

 

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