“L’ha costretta a un rapporto orale”: arriva la sentenza per il giovane della Valle

Montesarchio. Dopo una richiesta di condanna a 6 anni da parte della Pm Colucci e quella di dichiarazione di responsabilità e una provvisionale di 10mila euro da parte dell’avvocato Antonio Leone, e la richiesta di assoluzione dell’avvocato del 20enne di Tocco Caudio, A. C., Marianna Febbrario, per assenza di prove a carico del suo indagato, è arrivata la sentenza: il gup Maria Di Carlo ha assolto il 20enne per il mancato raggiungimento della prova.

Il giovane era accusato di violenza sessuale nei confronti di una 18enne di Montesarchio, affetta da un lieve ritardo mentale. Per un 18enne di Tocco, che era finito nell’indagine, è stata chiesta l’archiviazione.

L’episodio risale al 30 maggio del 2021. La vittima dei presunti abusi aveva raccontato di aver avuto un rapporto consenziente con il 18enne, conosciuto in chat. In serata li avevano raggiunti il 20enne e altri due giovani.

Dopo un giro in auto, la vettura avrebbe raggiunto una zona isolata e poco illuminata in territorio di Moiano, alle spalle di un locale. Il 18enne e la ragazza sarebbero scesi e avrebbero avuto un altro rapporto. Risalita in auto la ragazza senza il 18enne conosciuto in chat, il 20enne (19enne all’epoca dei fatti) avrebbe approfittato di lei, costringendola a un rapporto orale.

I tre erano poi ripartiti alla volta di Airola, dove erano passati a prendere gli altri due con cui avevano trascorso la prima parte della serata. Dopo una pizza, la ragazza era tornata a casa, raccontando tutto ai suoi genitori. Da qui la corsa all’ospedale Rummo, dove aveva ricevuto le cure del caso, poi la denuncia e l’avvio dell’inchiesta.

Il 20enne ha sempre negato tutte le accuse, parlando di un rapporto consenziente.

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