La statua del santo si ferma nel cortile dell’ex ras dei Casalesi

TRENTOLA DUCENTA. E’ stato un momento di gioia e ritorno alla normalità per la popolazione che attendeva di festeggiare degnamente l’amato San Giorgio dopo i due della pandemia, ma alla processione del Patrono ci sarebbe stata una sosta ritenuta da alcuni “scomoda”.

La statua di San Giorgio, portata a spalla dagli accollatori, si sarebbe infatti fermata nei cortile dei familiari dell’ex collaboratore di giustizia Salvatore Orabona, ex ras dei Casalesi, poi pentitosi e ora uscito dal programma di protezione. A riferire la vicenda, accaduto nello scorso weekend, peraltro nè confermata nè smentita, è l’edizione odierna di Cronache.

Secondo il quotidiano ci sarebbe stata un’altra sosta del genere sotto l’abitazione di un imprenditore arrestato (e poi scarcerato) in un’inchiesta su estorsione e usura. Gli organizzatori dal canto loro si sono difesi dicendo che tante famiglie aprono le porte di casa per offrire ristoro agli accollatori e loro non conoscono tutti.

 

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