Litiga con l’amico e gli sferra una martellata in testa: “Voleva ucciderlo”

CASTEL VOLTURNO. Per i giudici non ci sono dubbi: Daniel O. ha agito per uccidere il suo conquilino. Confermati gli otto anni di reclusione per il nigeriano accusato del tentato omicidio dell’amico e connazionale A.A., colpito con una martellata in testa.

La Corte di Cassazione ha dichiarato innammissibile il ricorso presentato dai legali rendendo definitiva la condanna che poteva essere anche più dura se Daniel O. non avesse ottenuto nel corso del procedimento la semi-infermità mentale che gli era valso in Appello lo sconto di pena di due anni rispetto ai dieci comminati in primo grado.

I legali dell’imputo hanno provato a far leva sul fatto che l’uomo non volesse uccidere l’amico ma la Suprema Corte non ha ritenuto valida tale tesi.

 

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