Lady Mastella dagli allevatori, fuoco amico su De Luca: “Ora basta promesse”

GRAZZANISE. Puntuale alle 12 come previsto, la Senatrice Sandra Lonardo della Lista Mastella – Noi di Centro è venuta oggi 26 agosto all’appuntamento con gli allevatori a Borgo Appio, ricevuta nel presidio dai trattori e dalle persone intervenute per ascoltarla.

La Senatrice ha rivendicato puntualmente il lavoro fatto negli anni a sostegno del Comparto Bufalino ed, in particolare, in quanto componente della Commissione Agricoltura del Senato.

Oltre che le innumerevoli interrogazioni presentate sia al Ministro dell’Agricoltura (prima a Centinaio, poi a Patuanelli) che sono rimaste nella quasi generalità senza risposta, ha raccontato, in particolare, il percorso che la ha visto proponente della richiesta di aprire una indagine conoscitiva presso la Commissione Agricoltura proprio sulla vicenda della tutela della filiera Bufalina. Percorso che ha prodotto in due anni di audizioni un “atto di indirizzo unitario sottoscritto da tutti i partiti componenti la commissione” e che impegnava il Governo ad adottare una serie di misure e iniziative per intervenire nella crisi con, fra l’altro, l’apertura di un tavolo intersettoriale fra i diversi ministeri specifico sulla filiera bufalina e l’adozione di una serie di misure a sostegno dei produttori e della filiera.

La Senatrice ha ripercorso il lavoro fatto per “arrivare ad una risoluzione unitaria coinvolgendo tutti i partiti e per impegnare il Governo” che ha portato nel giugno 2020 ad adottare l’atto di indirizzo. “Atto rimasto inascoltato e mai applicato nonostante le mie molte sollecitazioni sia personali che istituzionali e formali fatte al Ministro Patuanelli ed al Sottosegretario Centinaio”.

“Non ci sorprende questo esito. Ci è sempre più chiaro come sul piano politico sia mancata la volontà politica di risolvere e affrontare i problemi. Un atto, comunque, lacunoso” ha sostenuto Fabbris, ricordando che “il Coordinamento Unitario ha chiesto anche attraverso la disponibilità formale della Senatrice Lombardo e di altri parlamentari incontrati e sollecitati fra maggio e giugno scorso, a riaprire la discussione ed a cambiare i contenuti di quel documento dal momento che era fondato su alcune evidenti falsità che sono emerse successivamente sia per l’operato della magistratura sia perchè i fatti li hanno smentiti.” Fabbris, ha fatto esplicitamente riferimento al fatto che quell’atto “pur importante” assumeva le posizioni della Regione Campania e dei suoi esperti che sostenevano evidenti falsità sulla vicenda della vaccinazione e dell’autocontrollo.

La Senatrice Lonardo ha nuovamente dato conto di come, in effetti, dopo l’incontro con i componenti del Coordinamento che avevano avanzato una richiesta formale alla Commissione Agricoltura di riaprire la discussione e il confronto ascoltado, fra l’altro, i Ministri Patuanelli e Speranza oltre che il Presidente De Luca, grazie al suo interessamento tutti i gruppi presenti al Senato in Commissione hanno a giugno scorso sottoscritto una richiesta al Presidente della Commissione Agricoltura del Senato (Senatore Vallardi) di riaprire il ciclo di audizioni convocando il Coordinamento e i Ministri.

“Nonostante il Presidente Vallardi, della Lega, si sia detto disponibile non ha mai provveduto a convocare le sedute pur avendolo io stessa più volte sollecitato.”

La Senatrice Lonardo ha rivolto un appello agli allevatori “Non fatevi prendere in giro e badate alla sostanza, chiedete a Salvini ed a Patuanelli del perchè non abbiano date risposte. Non basta venire ora a impegnarsi per il futuro, occorre dare conto del passato. I cittadini dovranno valutare attentamente chi e come dia garanzie di mantenere gli impegni”.

Prima di chiudere il confronto, la Senatrice ha risposto ad alcune domande sull’operato della Giunta Regionale della Campania e sulla responsabilità dei suoi esperti: “Io sono una parlamentare e rispondo per il mio ruolo istituzionale in parlamento ma sono stata Presidente del Consiglio Regionale della Campania ed ho sempre assolto al mio ruolo nella convenzione che la Regione debba garantire a tutti l’ascolto anche quando questo è scomodo. Non so perchè il Presidente De Luca e l’Assessore Caputo neghino il confronto, so che a casa Mastella, chiunque bussa trova una porta aperta come gesto minimo di correttezza e ascolto”.

Anche la giornata di oggi si è conclusa sotto i gazebo del presidio condividendo il sapore straordinario della Mozzarella di Bufala prodotta con il latte degli allevatori del territorio e dai caseifici artigianali che animano la mobilitazione. Ancora una volta il rito di condividere un cibo unico frutto del dono di animali antichi e della fatica di uomini e donne che stanno resistendo nonostante l’aggressione della speculazione e del malgoverno si è riprodotto rendendo sempre più evidente le raghioni della mobilitazione.

La resistenza degli allevatori non si fermerà

La nota dell’on. Lonardo

La senatrice Sandra Lonardo Mastella (Noi di Centro) ha incontrato oggi a Grazzanise, in località Borgo Appio, il coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, che riunisce le associazioni degli allevatori delle bufale campane. Da mesi il comitato spontaneo protesta contro la Regione Campania e il suo piano, varato a marzo, di eradicazione di brucellosi e TBC animale.
La Lonardo si è interessata della problematica sin dal momento della sua elezione nel 2018: Il 5 ottobre di quello stesso anno, sollecitò il Presidente della Commissione Agricoltura in Senato a procedere ad una indagine conoscitiva sulle difficoltà della filiera bufalina.
L’affare assegnato si era svolto il 14 luglio del 2020 con l’audizione di decine di professionisti e tecnici, oltre a diversi sindaci del casertano: con voto unanime dei componenti della Commissione, fu approvata la risoluzione, proposta dalla stessa Lonardo Mastella, che dettava, a chiare lettere, al Governo Conte II una serie di impegni da assumere.
Si trattava di una serie di indicazioni al Ministro ed alle Regioni in merito all’adozione di una serie di iniziative per favorire la salvaguardia delle aziende della provincia di Caserta nel contrasto alla brucellosi e alla TBC animale (trecento aziende chiuse in dieci anni su circa un migliaio, centinaia e centinaia di posti di lavoro persi, mentre aumentano le zoonosi senza risolversi e aggravandosi).
Alla luce delle condizioni drammatiche in cui versano ancora gli allevatori e di un quadro profondamente cambiato in materia istituzionale e documentale, la senatrice Lonardo Mastella a fine giugno aveva richiesto al presidente della Commissione Agricoltura, Gianpaolo Vallardi della Lega, un ulteriore approfondimento unitamente ad un aggiornamento dell’affare assegnato di cui sopra, coinvolgendo anche la Commissione Sanità.
Ebbene a distanza di quasi due mesi dalla presentazione della richiesta, questa non è mai stata neppure incardinata. “Vorrei capire – ha dichiarato la Lonardo Mastella nel corso del confronto con gli allevatori – cosa sia venuto a fare Matteo Salvini ieri a Grazzanise. Ma soprattutto cosa sia stato capace di raccontare, visto che sono ascrivibili al suo partito sia l’ex Ministro dell’Agricoltura  e Sottosegretario Centinaio che l’attuale presidente della Commissione Vallardi. La Lega non si è mai realmente interessata alle questioni della filiera bufalina, i suoi esponenti non hanno fatto nulla per questo territorio”. 
“Lo stesso riguarda il M5S: il Governo impegnato dalla mia risoluzione, era il Conte II, e Patuanelli, allora titolare del dicastero allo Sviluppo Economico, più volte da me compulsato sulla vicenda, se ne è sempre infischiato. Tra le altre cose – ha aggiunto la Lonardo nel suo intervento – la risoluzione impegnava il Governo ad istituire un tavolo tra Ministero dell’Agricoltura, dell’Ambiente e Regione Campania per rafforzare il risanamento e lo sviluppo della filiera bufalina, ma non è stato mai convocato”.
“Basta con queste inutili passerelle – è andata giù duro la Lonardo Mastella – certa gente si fa vedere solo in prossimità delle scadenze elettorali, ma poi non li vedrete più da queste parti. Il Governo non ha mantenuto nemmeno uno degli impegni dettati dalla Commissione nella risoluzione, Lega e M5S ne sono stati parte integrante. I dati, evidenziati anche da trasmissioni televisive nazionali come Report (in 10 anni 100mila bufale abbattute per sospetta brucellosi o tubercolosi), sono sconcertanti, ma nessuno se ne preoccupa. Perciò attenti quando andrete a votare: questa legge infida allontana i politici dai territori e vi induce ad esprimere preferenze per candidati paracadutati dal nord e da fuori regione, tutta gente che non ha a cuore le aree interne della Campania”.

Ma Zinzi la punzecchia

“Dalla senatrice Lonardo accuse fuori dalla realtà. Invece di rivendicare primogeniture e puntare il dito, se avesse voluto davvero aiutare gli allevatori bufalini le sarebbe bastato chiamare il presidente De Luca, dal momento che governano insieme in Regione Campania. Né la Lega né Matteo Salvini sono interessati alle polemiche, ma a risolvere il dramma degli allevatori. Quindi, piuttosto che perdere tempo a soffermarsi su chi ha risposto positivamente all’appello della categoria, la Lonardo farebbe meglio a chiedere conto ai suoi consiglieri regionali di maggioranza cosa hanno fatto finora, visto che il piano di eradicazione della brucellosi porta la firma della Giunta regionale”.
Così Gianpiero Zinzi, capogruppo Lega Salvini Campania in Consiglio regionale e candidato alla Camera nel collegio plurinominale di Campania 2
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