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“Puc nato già vecchio”: il piano per la nuova città finisce nella bufera

MARCIANISE. “Il nuovo PUC di Marcianise come Benjamin Button:  nasce già vecchio.” E’ così che si esprimono in una nota i gruppi Civica e libera, Terre d’idee, Mirikui, Marthenisii Civits Progreditur.

“L’amministrazione comunale si accinge  ad approvare definitivamente in Consiglio Comunale il Piano Urbanistico Comunale, adottato con  delibera di Giunta Comunale n° 64 del 15/03/2021. Ebbene, se era possibile fare peggio, ci sono riusciti!

Il PUC adottato si fonda su un’analisi del costruito ferma al 2012. Come richiesto dalla Provincia,l’amministrazione ha dovuto aggiornare i dati con il numero di alloggi realizzati dal 2013 al 2020. Questo ha comportato un ridimensionamento del Piano con conseguente riduzione del fabbisognodi nuovi alloggi da 2.424 a 2.070.

L’amministrazione poteva interpretare questa come un’opportunità per ridurre il consumo del suolo, cosi come chiesto anche dalle associazioni. Ha deciso, invece, pur di non scontentare alcun privato cittadino, di sottrarre questi alloggi alle aree di proprietà pubblica.

Quelle aree, originariamente destinate allacompensazione, sono state ridimensionate e in parte destinate a standard. Ciò comporta, in primo luogo, un deprezzamento delle proprietà comunali e, ancor più grave, non consentirà all’Amministrazione di disporre di modalità più rapide e collaborative, rispetto alla classica espropriazione, per il reperimento di aree da destinare a opere pubbliche e standard nel centro abitato.

Il PUC non individuale aree del territorio edificate abusivamente.

Nel Piano da approvare non è stato sanato questo aspetto: continuano a non essere individuatigli edifici abusivi, la loro destinazione d’uso, né la loro consistenza volumetrica e, di conseguenza, e come dichiarato anche dai progettisti nella Relazione di Piano, non sono stati conteggiati ai  fini dell’aggiornamento dei dati sul parco alloggi aggiuntivo.

Si deduce che, se venissero compresi anche gli alloggi abusivi, probabilmente, il fabbisogno di nuovi alloggi sarebbe saturo.

 

Il PUC riduce gli indici di fabbricabilità.

Per rimediare agli errori di analisi e non scontentare nessuno,  l’amministrazione, piuttosto che rivedere le proprie scelte riducendo le aree da destinare all’edificazione,tutelando nel contempo il consumo del suolo, ha ridotto gli indici di fabbricabilitàresidenziale da 1mc/mq a 0.9 mc/mq. 

Per compensare questa diminuzione ha ben pensato di incrementare l’indice di fabbricabilità non residenzialeportandolo da 0.3 mc/mq a 0.6 mc/mq,prefigurando una vera e propria istigazione all’abuso.

 

Il PUC riduce le aree destinate a verde pubblico, parcheggi e attrezzature collettive

In merito alla individuazione di aree destinate a standard (verde pubblico, parcheggi…), il PUC  da approvare non solo ne conferma la localizzazione fuori dal centro abitato, ma ne ridimensiona la quantità da998.209 mq a 757.068 mq. Rispondere alle prescrizioni della Provincia poteva rappresentare un’occasione utile per correggere alcune storture ed errori del Piano.  E’ stato scelto, invece, di utilizzarle per renderlo, se possibile, ancora peggiore.

 

Alla luce di tutte le modifiche apportate, riteniamo sia necessario ripubblicare il PUC e riaprire la fase di partecipazione della città. La Città aspetta questo piano da vent’anni e questa Amministrazione le consegnerà uno    strumento vecchio ancor prima di essere approvato.”