Ballano “Mueva la colita” nella cappella del cimitero e pubblicano video, il padre: “Una bravata”

LUSCIANO. E’ diventato un caso provinciale il video pubblicato su Tik Tok da due ragazzine che hanno registrato un filmato mentre ballavano sulle note del brano “Mueva la colita” dei Los Locos nella cappella del cimitero di Lusciano. Il video è diventato ben presto virale, suscitando l’ira di tanti concittadini, al punto ch eè dovuto intervenire (sempre sui social) il padre di una delle due protagoniste.

“Sono il padre di una delle ragazzine riprese nel video, e vedendo i vari commenti fatti dietro un post fatto da un ragazzo prima, sento il dovere di rispondere e di fare chiarimenti. In primo luogo l’evento accaduto io in primis non lo giustifico anzi lo condanno perché certe bravate sarebbero meglio evitarle, ma sfido ognuno di voi a chi nella loro vita adolescenziale abbia commesso una bravata, certo che nei tempi addietro non essendoci i social non diventava così eclatante.”

“Detto questo rispondo a tutti i commenti negativi fatti e dico che nessuno può permettersi di giudicare una cosa solo attenendosi ad video e criticare l’accaduto la conseguenza di una mancata educazione da parte dei genitori, io non lo permetto a nessuno. Chi è genitore come me sa che oggi la vita è difficile e fare il genitore è un impresa ardua. Il mondo si è progredito in maniera negativa e più il tempo passa e più andremo a peggiorare. I sacrifici che si fanno per crescerli sono enormi e chi è genitore può capirmi. La cosa che mi fa più rabbia è che quel video fatto è stato condiviso in profili privati dove possono accedere solo chi ha un’amicizia, invece ci sono persone che si divertono ad entrare nei profili altrui attraverso scorciatoie parentali e pubblicare foto o video per cosa? Faccio un appello alla persona che lo ha pubblicato e che probabilmente anche tu avrai dei figli e cose simili potrebbero capitare anche a te. Gesù disse chi è senza peccato scagli la prima pietra. Io penso che nessuno di noi possa farlo. In conclusione ribadisco che non giustifico la cosa e mi scuso a nome delle ragazze e dei loro genitori, con il sindaco, l’amministrazione, la congrega e il vescovo. Vi auguro una buona giornata e mi raccomando siate meno cattivi”

 

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