CAPUA. Il trucco c’è e si vede pure. O almeno lo hanno visto i carabinieri che nel corso delle indagini sullo spaccio di droga a Capua hanno effettuato diversi sequestri ad arresti in flagranza prima della retata dello scorso giugno che a breve sfocerà in un processo.
Nel corso dell’attività, durata alcuni mesi, al Ponte Romano venne fermata un’Alfa che nascondeva una dose di cocaina nel posacenere a ridosso del cambio. All’interno della vettura c’erano due giovani uno dei quali è stato poi ascoltato dai carabinieri.
“La sera sono andato a Capua insieme a un mio amico per acquistare cocaina e dopo il ponte della Pierrel lui ha svoltato a sinistra e ci siamo fermati all’interno di un cortile con alcune palazzine che stavano sul posto dopodichè si è avvicinato una persona, di cui non ho riconosciuto il volto in quanto avevo lo sguardo abbassato”.
Il tempo di percorrere nemmeno due chilometri e la sgradita (per loro) sorpersa: “La dose l’ha messa sotto alla leva del cambio dell’auto. Stavamo rientrando a casa e ci hanno fermato i carabinieri sul Ponte”. Come poi accertato dagli investigatori le due dosi sono state pagate 130 euro e nell’analisi dei telefoni cellulari sono stati trovati i messaggi del pusher con Claudio Monaco all’epoca ai domiciliari: “Sta venendo ti avviso per scendere, già si è avviato con la bici”.