Muore dopo rapina, il giallo dell’ammanco e il rientro della compagna: la verità dal test

MADDALONI. Si tinge sempre più giallo la morte di Pasquale Cattolico, l’80enne maddalonese morto all’ospedale dopo una rapina sfociata nel sangue in via Baldina, periferia tra il territorio calatino e le campagne acerrane. I malviventi che hanno colpito al volto il commerciante di merce usata, morto poi all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta per arresto cardiaco, non hanno però portato via quasi nulla casa.

Dall’appartamento infatti mancavano solo pochi spiccioli, ma ciò non basta per ribaltare lo scenario. Anzi. Cattolico, agli arresti domiciliari da marzo per ricettazione, potrebbe aver reagito all’assalto dei malviventi che l’hanno colpito probabilmente con qualcosa di simile ad una spranga di ferro, almeno a giudicare dalle ferite riscontrate al volto.

Nella giornata di ieri è stata poi sentita anche la sua compagna, una romena che faceva la badante in un’abitazione non distante dal luogo della tragedia e che dunque la notte dell’assalto non era in casa con Cattolico. La 60enne sarebe rientrata nel corso della giornata di ieri e non in mattinata come spesso avviene.

Quando i soccorritori sono giunti in casa verso mezzanotte Pasquale era riverso sul pavimento della cucina col pigiama insanguinato e i segni delle percosse. Intanto in queste ore sarà nominato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere il perito che si occuperà dell’esame autoptico, previsto nella giornata di domani: solo a quel punto la salma di Cattolico tornerà a disposizione dei familiari per il rito funebre. L’autopsia sarà decisiva per chiarire la causa del decesso e soprattutto eventualità le responsabilità.

 

 

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