Allevatori allo stremo, sindaci a Roma per i big nazionali dei partiti

CASAL DI PRINCIPE. Da Napoli a Roma. Altro appuntamento caldo la prossima settimana sul fronte della protesta degli allevatori. Come annunciato dal sindaco di Casal di Principe Renato Natale amministratori locali e imprenditori del settore bufalino sono pronti ad andare a Roma a far presente le proprie istanze ad un governo, giocoforza a tempo, dopo lo scioglimento delle camere.

Insieme ad altri Sindaci della Provincia di Caserta, accompagnato dal Consigliere Comunale Mario Schiavone, ho partecipato al corteo di protesta che si è concluso sotto la Presidenza della Giunta Regionale. Gli allevatori denunciano la gravità della crisi del settore e chiedono interventi immediati da parte della Regione; chiedono una modifica del piano di eradicazione della Brucella, piano che ha già dimostrato di essere fallimentare. Continueremo la battaglia; il prossimo appuntamento è la prossima settimana a Roma.” ha fatto sapere Natale.

 

L’altro giorno decine di litri di latte di bufala sono stati versati davanti alla sede della Regione Campania da parte degli allevatori di bufale della provincia di Caserta, che non hanno ottenuto un incontro con i vertici della Regione per ridiscutere il piano su Brucellosi e Tubercolosi. La protesta si è conclusa con una scena che richiama l’esecuzione di migliaia di bufale a causa dell’epidemia di brucellosi e tbc, bufale quasi tutte poi rivelatesi non ammalate dopo l’esecuzione: infatti il latte, davanti all’ingresso della Regione protetto da decine di agenti di polizia e carabinieri, è stato versato su una bara a simboleggiare la lenta ma determinante morte del settore. I manifestanti hanno chiuso la manifestazione dando appuntamento a Roma il 28 luglio per un corteo che chiederà un incontro con i dirigenti dei partiti nazionali vista la chiusura del dialogo con la Regione Campania.

L’attacco degli allevatori

Con un articolo dal titolo “Gli allevatori offrono dialogo, Caputo provoca, De Luca si nasconde. Cosa dicono i partiti?” sul sito di Altragricoltura e con una pagina dedicata all’iniziativa del 28 luglio a Roma, il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, che ha tenuto una importante assemblea con gli allevatori, apre, di fatto, le iniziative della sua “Campagna Elettorale”.

 

Si legge nell’articolo di Commento ( vedi il testo completo su https://altragricoltura.net/coordinamento-bufale/senonoraquando/gli-allevatori-offrono-dialogo-caputo-provoca-de-luca-si-nasconde/): “Gli allevatori sono stati a Napoli il 21 con uno striscione con cui hanno dato corpo, ancora una volta dopo sette mesi, il senso della loro proposta : “De Luca, vogliamo davvero risolvere brucellosi e tbc? Allora è il momento del dialogo”. Ancora una volta la loro richiesta di ragionevolezza è caduta nel vuoto; il Presidente De Luca non li ha ricevuti”.

 

Ancora: “….ci chiediamo: chi decide? Chi sta impedendo al Presidente della Regione di aprire trasparentemente il confronto? Dove si prendono le decisioni che cercano di condizionare l’operato delle istituzioni di governo? A Portici nella sede dell’IZSM? Nella sede di quella Coldiretti che con Filiera Italia ha formato un patto societario con l’industriale Cremonini e con gli industriali del latte?”

 

Invece (si osserva nell’articolo) “dalla Giunta Regionale della Campania arrivano segnali sempre più sconcertanti. Nel mentre gli allevatori, accompagnati da nove sindaci e da tante associazioni sindacali e movimenti, chiedevano l’apertura del Confronto, la Giunta Regionale mette in scena una risposta da “regime sordo alle istanze democratiche”.

 

L’Assessore all’Agricoltura Nicola Caputo, non trova di meglio che recitare ancora una volta un copione ormai tanto falso quanto tragico mentre registriamo tentativi continui di dividere e delegittimare il movimento per scegliersi interlocutori abituati all’antica pratica della “pacca sulla spalla”.

 

“Di quale dialogo parla l’Assessore Caputo? di quello che aveva garantito senza mantenere gli impegni? Quale sarebbe il luogo del dialogo? Quel tavolo che, con macabra ironia, la Regione ha chiamato Tavolo di Trasparenza e che ormai non viene più nemmeno convocato visto che nei pochi incontri che sono stati fatti non è mai stata ascoltata una sola delle voci degli allevatori? Forse di quel Tavolo Verde in cui siedono sigle sindacali scelte solo se sono d’accordo con la Regione e ripagate profumatamente con nomine ad persona e finanziamenti pubblici?”

 

Ormai, per il Coordinamento “non c’è più tempo per le meline del potere mentre il disastro avanza. E’ il tempo delle risposte che gli allevatori, i sindaci, il territorio e gli italiani meritano”.

 

Risposte che il Coordinamento pone direttamente ai Partiti chiedendo di sapere “se la linea del non ascolto è quella dei partiti e come pensano di risolvere i problemi aperti”

 

Oggi il Coordinamento invia una lettera a tutti i segretari delle forze politiche impegnate a preparare la campagna elettorale invitandoli a partecipare all’incontro convocato il 28 luglio nella Sala del Parlamento Europeo a Roma. (la lettera verrà divulgata nella giornata di domani agli organi di stampa)

 

Intanto è in piena preparazione il lavoro per organizzare l’evento di Roma. Fra le altre iniziative si segnala quella di nove sindaci che insieme alla Rete dei Municipi Rurali ed al Coordinamento hanno diffuso un appello a partecipare ai loro colleghi. (vedi il testo dell’invito insieme alla locandina con il programma in allegato)

 

L’evento di Roma del 28 luglio sarà l’occasione sia per capire le prime risposte dalla politica, sia per lanciare la Campagna nazionale e internazionale per “Salvare le Bufale , salvando l’agricoltura artigiana e il cibo di territorio” ma anche l’agenda delle iniziative con cui il Movimento prepara la sua “Campagna elettorale” a Caserta e in tutta Italia per cui si sta attrezzando una rete di movimenti di agricoltori e allevatori sempre più determinati a far sentire la propria voce.

 

L’articolo, nel mentre annuncia la convocazione di una Conferenza stampa per martedi 26 luglio, conclude: “Convochiamo fin d’ora l’iniziativa pubblica all’indomani dell’incontro del 28 luglio a Roma in cui registreremo le posizioni dei partiti. Una cosa è certa: saremo in campagna elettorale. Se qualcuno pensa che staremo col cappello in mano attendendo di capire che gestirà il potere dopo il 25 settembre, può stare sereno. Non permetteremo passerelle e saremo in campo; prima e dopo il 25 settembre”

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