Muore al memorial di calcetto per l’amico scomparso, Procura chiude il caso

SESSA AURUNCA. Nessun colpevole per la morte di Mirko Ciprino, il 29enne di Sessa Aurunca morto dopo il malore che lo ha colpito durante un memorial di calcetto.

Il gip Emilio Minio ha respinto l’opposizione alla richiesta di archiviazione chiudendo di fatto il caso e mandando in soffitta l’inchiesta aperta nel 2019, dopo il decesso del ragazzo avvenuto per un malore durante un memorial di calcetto. Erano cinque le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta dei quattro organizzatori del torneo e del titolare della struttura sportiva: l’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo, come da prassi in questi casi. Nel mirino la mancanza del defibrillatore.

Contestualmente il pubblico ministero aveva disposto l’esame autoptico sulla salma del povero Mirko che stava giocando a calcetto per onorare un amico scomparso prematuramente. Un destino atroce ha fatto sì che quella corsa sul prato verde fosse la sua ultima immagine felice: durante la partita il 29enne si sentì male e venne trasportato al San Rocco di Sessa Aurunca in condizioni gravissime.

Il giovane venne immediatamente trasferito in Rianimazione ma 48 ore dopo il suo cuore smise di battere per sempre. Il giovane gestiva il bar accanto al Duomo di Sessa Aurunca.

 

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