Zagaria si dimette dal clan: “Ho riflettuto sugli sbagli fatti”

CASAPESENNA. “Ho 74 anni, uno riflette sulla vita, degli sbagli che fa. Io mi dissocio da questo clan, da questa situazione”. Così Michele Zagaria ha annunciato a margine della requisitoria di venerdì la sua dissociazione dal clan. Il padrino di Casapesenna, in cella da 7 dicembre 2011 dopo il blitz di via Mascagni, ha peraltro dichiarato che già dal 2007 si era allontanato dalla cosca.

Il pm Maurizio Giordano aveva poco prima invocato nei suoi confronti la condanna a 16 anni di reclusione. Il boss detenuto al 41 bis, difeso dall’avvocato Paolo Di Furia, era sotto processo per associazione camorristica. Nel procedimento stralcio già terminato dinanzi alla Corte di Appello di Napoli sono state già condannate la sorella del boss, Beatrice e le cognate che secondo le accuse avrebbero ricevuto lo stipendio dal clan per fare una vita nel lusso.

Gli agenti  della polizia penitenziaria del carcere di Opera, ascoltati nel corso del procedimento, hanno confermato di aver individuato i parenti di Zagaria quali destinatari dei messaggi criptati nel corso dei colloqui settimanali avvenuti all’interno del penitenziario milanese

 

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