Santa Maria a Vico. Lo avevamo lasciato intendere che ci sarebbe stato qualche sviluppo in merito al caso del 64enne Renato Augusto Piscitelli lo specialist delle armi della Valle di Suessola.
Oggi i carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico, diretta dal maresciallo D’Ambrosio, hanno eseguito l’aggravamento di misura firmato dal GUP Federica Villano e Renato Piscitelli, dai domiciliari in Limatola è stato trasferito in carcere a Benevento.
Ad inizio settimana il soggetto con residenza in via Ceppone era stato perquisito presso il domicilio di Limatola da parte sempre dei carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico.
In una tasca del giubbotto venivano ritrovate:
Tre pistole a salve marca BBM mod.315 e cinque scatole da 150 contenenti capsule di innesco per proiettili per arma da sparo.
Inoltre all’interno della casa è stato scoperto una specie di bagno di servizio chiuso a chiave, trasformato in laboratorio per la trasformazione delle armi che passavano da essere a salve ad offensive. Qui i militari hanno rinvenuto una pistola modificata, con apposizione della canna (tubo metallico rigato) e della relativa culatta su quella che era stata una pistola a salve; attività di alterazione non terminata, in quanto in corso d’opera; nel vano vi erano tutti gli arnesi ed attrezzi utili alla modifica: una morsa, una smerigliatrice, un trapano, punte per la lavorazione del ferro, cassette con attrezzi vari, oggetti utili alla realizzazione artigianale del cambio delle armi.
Inoltre sono state trovate: circa 120 munizioni di vario calibro per fucili e alcune canne per fucili e pistole.
Per tutto questo c’è stato l’aggravamento di misura.