MADDALONI. Il commissario di polizia Vito Esposito è completamente estraneo alla vicenda Barone. E’ finito un incubo duratoi mesi per l’esperto poliziotto, coinvolto suo malgrado nel processo che vede alla sbarra don Michele Barone, ex sacerdote del Tempio di Casapesenna: il religioso è stato accusato di maltrattamenti nei confronti dell’allora 14enne e assolto dal reato di violenza sessuale.
E’ stato lo stesso Esposito a far emergere la sua mutata posizione nell’ultima udienza del processo mostrando il decreto di archiviazione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. A quel punto è stato ascoltato come testimone semplice e ha riferito daell’attività di indagine e della prima segnalazione sul caso fatta dalla sorella della vittima. Esposito era a conoscenza dell’esposto presentato al commissariato di Chiaiano e trasmesso per competenza territoriale ad Aversa, per ammissione di Schettino e della congiunta della vittima, ma conosceva il contenuto se non per quanto concerne i fatti che aveva già esposito la sorella della 14enne.
Proprio la gestione della denuncia, dopo il servizio de Le Iene, aveva fatto accendere i fari su Esposito, in servizio al commissariato a Maddaloni: l’indagine però non ha ravvisato alcuna anomalia e la giustizia ha ridato dignità a un uomo dello Stato.