Asilo lager, i video pesano sulla scelta di maestra e direttrice

CASAPULLA/MACERATA CAMPANIA. Pesano i filmati sulla decisione delle indagate maturata venerdì. Hanno scelto la strada del processo abbreviato le tre maestre della scuola dell’infanzia privata di Casapulla accusate di maltrattamenti ai danni dei piccoli alunni delle loro classi. I difensori delle insegnanti hanno infatti avanzato richiesto di rito alternativo che sarà celebrato direttamente davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere (gup Alessandra Grammatica) nel prossimo mese di giugno.

La Procura – sostituti Carmen D’Onofrio ed Armando Bosso – aveva invece invocato per le maestre il giudizio immediato, in virtù di elementi di prova ritenuti chiari e convergenti circa la colpevolezza delle indagate; i difensori, considerata anche l’utilizzabilità delle immagini delle telecamere installate dai carabinieri nella scuola per verificare cosa accadeva ai bimbi, hanno però preferito non andare al dibattimento ma chiedere un rito che seppur non prevede la formazione e l’acquisizione di altre prove, dà possibilità di avere sconti di pena.

Le maestre, ovvero la direttrice 47enne Francesca Merola, la 28enne maceratese in servizio da pochi mesi nella scuola dell’infanzia Valeria Eliseo e la 44enne Anna Lucia Spina, finirono agli arresti domiciliari il 9 febbraio scorso; pochi giorni dopo furono interrogate e mentre la Merola si avvalse della facoltà di non rispondere, le altre due maestre fecero delle ammissioni, accusando anche la Merola. Alle prime denunce presentate dai genitori di due alunne, se ne sono aggiunte altre; in totale sono una trentina i piccoli alunni individuati come parte offese.

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