Neon Party: I giovani si illuminano in attesa della supplica dell’8 Maggio

Braccialetti fluorescenti ai polsi e viso truccato con colori chemiluminescenti. Con un Neon Party speciale, nello spazio dedicato al beato Carlo Acutis, alla Fonte Salutare, tanti giovani provenienti da ogni dove, si sono uniti ai giovani di Pompei fanno festa per il primo anno di attività di “C’entro”, il neo costituito punto di aggregazione giovanile del Santuario di Pompei. Una festa particolare in un luogo di particolare degrado, ha spiegato don Ivan Licinio, 39 anni, vice Rettore del Pontificio Santuario.

A questi giovani il messaggio evangelico di Matteo “Gli occhi di chi crede in Cristo scorgono anche nella notte più buia una luce e vedono già il chiarore di un nuovo giorno”. Così il monsignor Tommaso Caputo, Arcivescovo Prelato di Pompei ai giovani che hanno partecipato alla festa, ai quali il Prelato ha invitato ad alzare gli occhi in alto verso il cielo, verso la Madonna, in preparazione per la partecipazione alla Supplica di domenica 8 Maggio, l’Ora del Mondo, trasmessa in diretta nazionale da Tv2000 alle ore 10.30, dal Pontificio Santuario di Pompei, la “parrocchia del mondo” così come lo definì papa Leone XIII in una sua Lettera Enciclica.

La festa dei ragazzi, un momento nuovo di evangelizzazione, è riuscita ancor prima di cominciare, festeggiare il primo anno di apertura del centro – così don Ivan – è stata anche occasione per i ragazzi per aggregare, conoscere e prendersi in carico il prossimo, portando la luce nella notte. In un periodo in cui siamo abituati ad ascoltare notizie relative a baby-gang ed episodi di microcriminalità, abbiamo cercato di accendere una luce diversa sulla Fonte salutare e sui nostri giovani augurandoci che quello di ieri sera – ha detto don Ivan – sia solo l’inizio di un progetto più ampio di riqualificazione urbana e culturale dei luoghi di aggregazione sociale. Chi scommette sui giovani – continua don Ivan – non ha nulla da perdere ma tutto da guadagnare! Se ci fidiamo di loro sono capaci di recuperare quei sogni che noi grandi abbiamo smesso di fare.

Ernesto Genoni

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