San Felice a Cancello/Santa Maria a Vico/Benevento. Un operaio 40enne della Valle di Suessola è stato assolto dal tribunale di Benevento dall’accusa di stalking aggravato nei confronti di una donna più matura di lui e residente nel capoluogo sannita. Il soggetto in questione è stato difeso nel procedimento dall’avvocato Davide Pascarella.
La difesa ha smontato l’intero castello accusatorio della Procura e la credibilità del narrato della persona offesa. L’avvocato è riuscito a dimostrare che si è trattato di condotte slegate temporalmente prive di valenza giuridica. Il perdurante stato di ansia e paura rappresentato non ha trovato riscontri oggettivi né nella documentazione medica né nelle dichiarazioni dei testimoni.
La donna allora poco sotto i 50 anni, con figli, ed una relazione in atto da 10 anni con un uomo, nell’estate del 2017 conosce su facebook questo 40enne residente in zona Santa Maria a Vico/San Felice. La suddetta accetta le ‘avances’ dell’operaio e avvia una lunga relazione che durerà quasi due anni. I due si vedevano per fare sesso due volte a settimana a Benevento da lei e solo sporadicamente capitava il contrario.
La parte offesa che conviveva sempre con quest’altro uomo, nell’inverno del 2019 decide di troncare quella relazione e lo comunica all’interessato. Lui la pensa diversamente e sempre secondo quanto si legge nella denuncia le manda un messaggio minatorio ammonendola che avrebbe avvisato il compagno al quale avrebbe mandato le registrazioni video ed audio dei loro incontri di sesso. Lei cerca di assecondarlo ma poi cambia numero di telefono. Il 40enne, che a sua volta aveva una storia con una donna delle sue zone, a quel punto invia messaggi video ed audio al compagno dell’amante, che poco più avanti, scoperto il tradimento, deciderà di interrompere la relazione decennale.
Non pago sempre lui invia messaggi di minaccia ad altri familiari e persone vicine alla coppia ‘implosa’. Nella vicenda quindi vengono coinvolti anche i figli della vorace beneventana, che a loro volta depositeranno dichiarazioni spontanee ai carabinieri, così come l’ex compagno e non solo. Il 40enne latin lover manda un messaggio al suddetto affermando testualmente che stava convivendo con una ‘zoccola’ e lui voleva anche i regali indietro. Inoltre sarebbe andato dove lei lavora e si sarebbe suicidato sparandosi, aggiungeva inoltre che la figlia è a sua volta una poco di buono. Saranno inviati anche messaggi al figlio di questo signore.
Nell’arco di un mese circa secondo le denunce e le deposizioni di questi beneventani accade di tutto, tanto che i verbali depositati ai carabinieri vengono continuamente integrati. L’operaio della valle a bordo della sua auto si sarebbe addirittura recato a Benevento in auto per cercare di intercettare l’ex amante e il suo arrivo viene effettivamente visto dalla figlia di lei, che riceve un’occhiataccia.
Intanto i figli della donna vanno a deporre nuove accuse, perché vengono bombardati di messaggi minatori, anche mediante un profilo facebook ascrivibile sempre al 40enne. Il figlio maschio ad aprile 2019 mentre esce di casa per delle commissioni si ritrova davanti l’ex amante della madre che lo fissa minaccioso. Successivamente gli arrivano messaggi whatsapp con i quali viene edotto che riceverà dei video della congiunta in atteggiamenti osé.
Suo profili facebook di persone vicine ai beneventani cominciano a comparire dei commenti sotto a semplici post nei quali si fa riferimento alla storia di questa signora che è un’assatanata di sesso. Insomma la pressione aumenta in modo esponenziale e viene coinvolto anche il fratello dell’ex compagno di lei, subissato di messaggi whatapp nei quali si rivelano i particolari piccanti della relazione.
Vengono utilizzati più numeri di telefono intestati a extracomunitari, alcuni residenti nel Lazio, in generale i contatti telefonici dalla valle di Suessola verso i beneventani sono più di duemila in un solo mese.
La signora denuncia inoltre che perderà anche il lavoro che svolgeva come addetta delle pulizie in un negozio, in quanto i titolari, a loro volta chiamati a deporre dai carabinieri, cominciano a ricevere telefonate sempre dello stesso soggetto il quale prima in tono amichevole chiede di parlare con l’ex amante poi dimostra di conoscere i loro nomi e infine minaccia pure di mandare gli ispettori del lavoro. Le telefonate sono parecchie i due commercianti vengono a loro volta martellati per giorni anche su facebook e quindi per tirarsi fuori dai casini licenziano la donna. Una vicenda davvero incredibile, almeno a leggere i verbali e le deposizioni della parte offesa, sembra un film.
Eppure il 40enne della valle di Suessola è stato assolto perché il fatto non sussiste.