Fiumi di droga e armi, così si è spostato l’epicentro dello spaccio: il profilo del fermato

CASAL DI PRINCIPE. Proseguono le indagini sullo spaccio di droga a Casal di Principe e dintorni dopo il blitz avvenuto l’altro giorno nella zona di via Circumvallazione dove gli agenti del commissariato di Aversa hanno tratto in arresto Raffaele Sarracino, 29 anni.

Un nome non nuovo alle forze dell’ordine anche se forse nemmeno gli investigatori avevano immaginato di poter riscontrare nella sua quantità un tale quantitativo di stupefacenti e soprattutto le armi illegali. Già da giorni  poliziotti avevano rilevato un inusuale movimento di persone in un piccolo condominio della zona di via Circumvallazione a Casal di Principe dove Sarracino aveva preso un’abitazione.

Fatto ingresso nell’appartamento grazie ad un espediente che dissimulava la presenza degli operatori di polizia, gli investigatori bloccavano il sospettato ed iniziavano le attività di ricerca. L’esito della perquisizione consentiva il ritrovamento di un’arma clandestina, occultata in un’intercapedine appositamente creata nella muratura, ed una a salve ma alterata e resa idonea all’esplosione di cartucce, di munizioni e di circa 400 grammi di cocaina, 500 grammi di hashish ed 1,5 kilogrammi di marjuana. Oltre allo stupefacente, veniva ritrovato anche materiale per il taglio ed il confezionamento delle dosi ed una somma di denaro, ritenuto provento dell’attività illecita. Per Sarraccino è scattato dunque l’arresto e il trasferimento in carcere.

L’episodio col figlio del boss

Nel luglio 2017 Sarracino venne fermato dai carabinieri proprio in via Circumvallazione insieme a Gaetano Diana, più grande di lui di due anni e figlio del boss Elio Diana. Secondo l’accusa i due stavano smontare, mediante l’utilizzo di un flex, una ringhiera posta in prossimità dell’ingresso dell’abitazione confiscata. Per quella vicenda Diana venne condannato a 6 mesi, ma Sarracino venne assolto.

 

 

 

Exit mobile version