Da corriere del latte a corriere della droga è un attimo: la parabola di De Angelis

Cervino. Grande stupore a Cervino e in tutta la zona di Messercola e Santa Maria a Vico per l’arresto del 38enne Antonio De Angelis, coinvolto nella maxi retata antidroga nei centri di Maddaloni – Caivano – Portico/Marcianise.

Lo avevamo detto un paio di anni fa ai tempi della prima ordinanza ai danni del gruppo di Salvatore D’Albenzio che mancava ancora qualcuno all’appello. Oggi il quadro è stato completato. Nessuno però si sarebbe aspettato che un ragazzo come De Angelis, finisse dietro le sbarre. Appartenente ad una buona famiglia, da diversi anni lavorava come corriere per un’azienda nazionale di latte. Faceva le consegne e lo conoscevano tutti, era quasi prossimo alle nozze con la fidanzata di sempre, anche lei di ottima famiglia.

Era bravo a giocare a calcio, tanto che aveva come soprannome quello di Beccalossi, mezzala di grido degli anni ’80. Stamani, all’alba, quando i carabinieri hanno bussato alla porta, il ragazzo ha avuto anche un leggero malessere.

Si sbombazzava di ‘neve’

Intanto su di lui pendono 4 capi d’imputazione, tra cui l’associazione al gruppo del ras Salvatore D’Albenzio, alias ‘o Faraone, e come si evince dall’ordinanza il De Angelis si sbombazzava anche di cocaina.

Accusati di essersi associati tra loro, in numero superiore a 10, alcuni dei quali dediti  all’uso di sostanze stupefacenti al fine di compiere attività di acquisto, detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack hashish e marijuana con divisione di compiti e funzioni.

C’è anche capaianca

De Angelis assieme ai coniugi dei Murrilli Apostolie Lidia e Giuseppe Amato con Martino Antonio Felice capaianca Valentino, Spallieri Francesco e Aldo Assirelli sono soggetti che si occupano principalmente del trasporto e della vendita al dettaglio di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina
Le condotte vanno dal settembre 2017 al mese di aprile 2018.

Queste quindi le accuse, ancora una volta, così come abbiamo detto tante volte si finisce dietro le sbarre per un’attività a cui sono dedite tantissime persone, in particolare nella zona della valle. C’è chi lo fa come primo lavoro e chi per arrotondare.

 

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