Topi d’appartamento, marmittari, specialisti: ecco le bande che si contendono la città

MARCIANISE. Una città divisa per zone. E’ questo lo scenario che nelle ultime settimane stanno delineando le forze dell’ordine che hanno dato una spallata importante alle bande di ladri impegnate sul territorio comunale.

Tre sono stati nel giro di poco più di 24 ore gli arresti effettuati dai carabinieri della Compagnia di Marcianise che stanno continuando a dare la caccia ad altri due complici. La gang sgominata è una di quelle specializzate nei raid ai depositi ed ai magazzini della zona industriale di Marcianise. In questo caso sono stranieri, ma ce ne sarebbero altre provenienti dall’hinterland napoletano e munite di tutte le attrezzature necessarie oltre a furgoni o macchine di grossa cilindrata per caricare e trasportare il bottino, formati quasi sempre da materiale industriale o metalli.

A poca distanza, nel rione Santella, si muovono invece i topi di appartamento: è da sempre una delle zone più bersagliate per la vicinanza con le arterie a scorrimento veloce e la densità abitativa. Nelle ultime settimane però si è aggiunto un altro dettaglio che ha favorito l’avanzare delle bande di ladri: le strade a ridosso di via Guido Rossa sono infatti al buio. Non a caso proprio a via De Curtis domenica pomeriggio una gang svaligiò un’abitazione approfittando della momentanea assenza dei proprietari.

Nel centro storico invece agiscono i “marmittari” o comunque le gang specializzate nei furti alle auto. Questi malviventi approfittando della carenza di garage e box soprattutto nell’area delle vennelle e nel quadrilatero tra via Roma, piazza Umberto e via Marconi, spogliando le vetture o asportando il catalizzatore per ottenere il palladio.

La caccia alla gang prosegue

Nella notte tra mercoledì e giovedì a Marcianise, i carabinieri della Sezione Radiomobile della locale Compagnia, coadiuvati da militari della Compagnia d’intervento operativo del 10 ° RGT CC “Campania” e dalla Stazione Carabinieri di Marcianise, hanno tratto in arresto 2 persone, mentre altre 2 si sono date alla fuga, sorprese a rubare materiale da un capannone/magazzino ubicato sulla strada sannitica (S.S. 87) del comune di Marcianise.

I due arrestati, un 23enne ed un 25enne del campo rom di Giugliano in Campania (Na), che alla vista dei carabinieri hanno anche loro tentato la fuga, sono stati inseguiti,  raggiunti e bloccati. I due complici che sono riusciti a fuggire sono tutt’ora ricercati.

La refurtiva consistente in 5 condizionatori, 10 montanti in acciaio (circa 3 metri cadauno), nr. 5 rotoli di cavi di rame del peso di 150 chilogrammi, che i malviventi avevano già caricata su un Fiat Ducato rubato, è stata recuperata e restituita al proprietario.

Sequestrati una cesoia, un piccone, dei guanti in tessuto ed una torcia frontale, utilizzati dai malviventi per commettere il furto.

Il primo colpo ai “topi”

Appena 24 ore prima i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise nel corso di un servizio di controllo del territorio hanno proceduto all’arresto, in flagranza di reato, di un trentenne di origini rumene, ritenuto responsabile di furto in abitazione.

L’uomo, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g., è stato bloccato dai militari dell’Arma mentre stava caricando, a bordo dell’autovettura in uso, materiale asportato pochi istanti prima da un abitazione di via Pesaro. Lo stesso sottoposto a perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso dell’intera refurtiva consistente in 15 kg di tubi di rame, 10 paia di scarpe e 3 telefoni cellulari, nonchè della somma in contanti pari a 340 euro e attrezzi vari atti allo scasso. La refurtiva recuperate è stata riconsegnata alla vittima.

Nel corso della perquisizione i carabinieri hanno rinvenuto anche documenti di identità ed effetti personali appartenenti a due donne residenti a Caivano (NA), anch’esse vittime di furto in abitazione avvenuto in quel centro il 25 febbraio u.s. e denunciato presso la locale Tenenza dei Carabinieri.Anche in questo caso, quanto recuperate è stato restituito alle aventi diritto.

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