Rivolta in carcere durante pandemia, svolta per il figlio del boss

 

MARCIANISE. Scagionato dall’accusa di aver organizzato e messo in atto i tumulti in carcere nei giorni dello scoppio della pandemia. E’ stato assolto dal tribunale di Milano Giovanni Buonanno, 41enne figlio del boss dei Belforte Gennaro detto “Gnucchino” e recentemente arrestato e poi scarcerato nell’inchiesta sul giro di usura griffato Mazzacane.

Buonanno, attualmente agli arresti domiciliari, all’epoca dei fatti contestati era detenuto presso il terzo reparto del carcere di San Vittore e secondo l’accusa partecipò alla rivolta in corso all’interno del penitenziario milanese.

In particolare Buonanno era stato accusato di essersi impossessato della chiave del cancello della sezione e del cordless dell’agente della penitenziaria in servizio presso il reparto. Secondo l’accusa all’agente fu puntata contro una lametta alla gola e gli fu intimato di consegnare chiavi, telefono e radio.

Il legale di fiducia di Buonanno, l’avvocato Giuseppe Foglia, è riuscito a confutare però la tesi dell’accusa mandando assolto il 41enne.

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