MARCIANISE/MADDALONI. Le vertenze che stanno interessando le lavoratrici e i lavoratori di Comdata, la società con sede a Marcianise che gestisce il servizio di Contact Center dell’Inps, nonché le lavoratrici e i lavoratori del magazzino di Logista a Maddaloni, all’interno dell’Interporto Sud Europa, riguardando il futuro di oltre 1000 famiglie, in una provincia con un tasso di disoccupazione già tra i più alti in Italia, creano un allarme sociale e un problema politico di cui tutte le istituzioni interessate hanno l’obbligo di farsi carico.
Il Coordinamento provinciale di Articolo Uno Caserta sostiene con forza la battaglia dei lavoratori di Logista di Maddaloni in assemblea permanente dopo l’annuncio da parte della multinazionale spagnola di chiusure, così come rimaniamo accanto ai 900 lavoratori di Comdata di Marcianise, la società che gestisce il servizio di Contact Center dell’Inps, il cui contratto con l’istituto di previdenza scadrà a fine novembre. Due realtà dissimili dal punto di vista delle attività svolte, ma straordinarimente simili circa il contesto che ne vorrebbe determinare il licenziamento. I lavoratori di Comdata sono impegnati sulla commessa INPS da oltre 20 anni e appellarsi oggi alla inapplicabilità della clausola sociale, dopo i pronunciamenti di Cassazione e Tar Lazio, rende incomprensibile l’atteggiamento del presidente dell’Ente in merito al futuro di queste famiglie. Così come pretestuosa ed incomprensibile appare l’annuncio di Logista, che spedisce e imballa i prodotti del tabacco con un rapporto strategico con i Monopoli dello Stato, di voler sostanzialmente licenziare 100 lavoratori del magazzino di Maddaloni, alla luce dei numeri positivi di bilancio che la stessa azienda ha registrato negli ultimi anni”.
Così Alessandro Tartaglione e
“Saremo impegnati, con la direzione nazionale del partito e con il nostri gruppi parlamentari, affinché siano messe in atto tutte le azioni necessarie al fine di scongiurare quanto annunciato, in un momento già molto critico per non soltanto per le conseguenze della pandemia in atto”.