MARCIANISE. E’ una scarcerazione che fa ancora più rumore di quello di Giovanni Buonanno quella decisa in queste ore in merito all’inchiesta su usura e clan Belforte.
Oggi la X sezione del Tribunale di Napoli, presidente Foschini, quale Giudice del riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli contro Paolo Siciliano che è libero.
L’imprenditore e patron dei supermercati Pellicano è difeso dagli avvocato Federico Simoncelli e Claudio Sgambato. Iiciliano, dunque, torna libero, non avendo retto l’accusa di un reimpiego illecito di capitali, risalente al 2008, accusa sempre respinta dall’indagato. Prima di lui era stato scarcerato Giovanni Buonanno, il figlio del ras Gennaro o’ Gnucchino, accusato di usura e lui tornato ai domiciliari. Per Siciliano non c’è alcuna misura.
Secondo la Dda Siciliano avrebbe incassato gli assegni provento di usura per conto dei fratelli Buonanno; si tratta di una somma di 85mila euro che sarebbe poi stata riutilizzata dall’imprenditore per le proprie attività commerciali. I finanzieri hanno anche sequestrato agli indagati, su ordine del Gip, la somma di 240mila euro.
Stando all’impianto accusatorio della Dda Siciliano avrebbe anche minacciato la vittima prima che la stessa venisse ascoltata dalla Guardia di Finanza, affinché ammettesse falsamente di aver consegnato gli assegni provento di usura ad un altro imprenditore e che quest’ultimo li avesse poi dati a Siciliano per normali rapporti d’affari.