SAN FELICE A CANCELLO/SANTA MARIA CAPUA VETERE/SANTA MARIA A VICO. Un secolo e mezzo di reclusione, diciotto condanne e un maxi processo che si avvia ormai a concludere la saga dell’età d’oro dello spaccio della Valle di Suessola con San Marco Trotti come fulcro e le palazzine di Santa Maria Capua Vetere come sponda ideale.
La Quarta Sezione della Corte di Appello si è espressa sugli imputati del processo White Mary che avevano ricevuto nel 2018 l’annullamento della condanna in Cassazione con rinvio in Appello. Contestualmente nelle festività pasquali 2019 per molti erano decadute anche le misure. Ora i giudici della Corte di Appello di Napoli si sono espressi modificando in pratica tutte le condanne.
La pena più elevata è stata inflitta ai boss dello spaccio Filippo e Raffaele Piscitelli “i’ Cervinari”:
Per Raffaele è stato prescritto un capo, è stato rideterminato solo l’altro di accusa arrivando a 17 anni e 4 mesi.
Pena rideterminata per Antonio Piscitelli e Vincenzo Palmieri, ridotta per Filippo Piscitelli, Giuseppe Pimpinella, Antonio Cappiello, Giuseppe Casapulla, Luigi Berni e Davide Pascarella. Confermate invece le condanne già inflitte nel round precedente per Angela Di Lorenzo, Clementina Barbarino, Clemente Giuseppe Barbarino, Marco Barbarino, Nicolino D’Addio, Giuseppe Costantino e Giovanni Costantino.
Raffaele Piscitelli 17 anni e 4 mesi
Antonio Piscitelli 10 anni e 4 mesi
Vincenzo Palmieri 8 anni 10 mesi e 20 giorni
Pietro Esposito 3 anni e 4 mesi
Giovanni Pimpinella 3 anni e 4 mesi
Filippo Piscitelli 17 anni e 8 mesi
Giuseppe Pimpinella 12 anni 9 mesi 10 giorni
Antonio Cappiello 4 anni e 4 mesi
Giuseppe Casapulla 4 anni e 4 mesi
Luigi Berni 4 anni e 4 mesi
Davide Pascarella 4 anni e 8 mesi
Angela Di Lorenzo conferma
Clementina Barbarino conferma
Clemente Giuseppe Barbarino conferma
Marco Barbarino conferma
Nicolino D’Addio conferma
Giuseppe Costantino conferma
Giovanni Costantino conferma
Per Raffaele Piscitelli c’è anche l’interdizione perpetua dai pubblici ufficiali e la libertà vigilata per 3 anni
Revoca la confisca di un porzione di terreno per i fratelli Raffaele e Filippo Piscitelli mentre è stata disposta anche la restituzione dei beni sequestrati ad altri indagati nel blitz del 2013.
Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio. Le indagini presero il via nel 2010. Gli inquirenti sarebbero riusciti ad individuare diversi gruppi, facenti riferimento a diverse aree geografiche della provincia di Caserta e di Napoli.
Per Terra di Lavoro le zone ‘calde’ sarebbero state quelle di San Felice a Cancello, territorio per questo mercato diviso da quello di Talanico, Santa Maria a Vico e Santa Maria Capua Vetere. Per Napoli, invece, Secondigliano, Scampia e Miano. Nel collegio difensivo gli avvocati Nello Sgambato e Dario Vannetiello, Orlando Sgambati.