Regionale. Uno scavo avviato dagli archeologi del Parco Archeologico di Paestum-Velia, qualche giorno fa ha riportato alla luce armi, con tutta probabilità provenienti proprio dall’epocale battaglia svolta nel 340 A. C. tra Focei e Cartaginesi.
Avviati l’estate scorsa sulla cima di quella che era l’acropoli della città, proprio sotto i resti ancora oggi evidenti del tempio dedicato ad Athena, gli scavi diretti da Francesco Scelza hanno riportato alla luce i resti di una struttura rettangolare di notevoli dimensioni, 18 metri
di lunghezza per 7 di larghezza, risalente al VI secolo a. C.
Al suo interno, su un pavimento in terra battuta, ceramiche dipinte tutte contrassegnate con la scritta Ire (“sacro”) che ne attesta la dedica alla divinità, elementi architettonici decorativi in argilla cotta che risultano realizzati da maestranze cumane, non a caso forse una delle città greche in prima linea contro gli etruschi del mare, oltre a qualche frammento dell’antica copertura.
Ma non solo, perché accanto al vasellame il pavimento del tempio ospitava diverse armi in bronzo e in ferro. Ci sono, racconta Scelza, tanti frammenti di armi , quelli che al momento appaiono come i pezzi di un grande scudo decorato e due splendidi elmi in perfetto stato di conservazione.