MADDALONI. Il movimento politico “Riscossa di Maddaloni” plaude alla notizia del finanziamento di 2,1 milioni di euro ricevuto dal Comune di Maddaloni per la sistemazione delle strade bandito dal Ministero per la Coesione Sociale e Sviluppo del Sud. L’obiettivo appena raggiunto rappresenta ed evidenzia il buon lavoro svolto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea De Filippo tra le cui fila si registra l’operato del rappresentante tricolore Giuseppe D’Alessandro assessore ai Lavori Pubblici.
Ora il lavoro si concentra sull’individuazione delle arterie stradali che necessitano d’intervento a cui destinare questi fondi. Su questa tematica si è espresso il consigliere comunale dott. Claudio Marone. Per il capogruppo di “Riscossa di Maddaloni” è il momento che l’opera di riammodernamento e sistemazione delle strade si concentri sulla frazione maddalonese di Montedecoro.
«Questo finanziamento – spiega Marone – rappresenta l’ennesimo risultato importante raggiunto dall’amministrazione comunale. Menzione d’onore al sindaco De Filippo ed al nostro amico assessore Giuseppe D’Alessandro costantemente al lavoro nell’interesse della città. In merito al finanziamento, prima che avanzino mani tese e priorità pretese, a nome del movimento “Riscossa di Maddaloni” chiedo al nostro sindaco Andrea De Filippo di adoperarsi affinchè una parte consistente di questo contributo del Ministero venga destinata alle arterie stradali della frazione di Montedecoro, frazione della nostra città che merita attenzione e rivalutazione, da troppo tempo purtroppo trascurata dalle tante Amministrazioni succedutesi negli ultimi anni. Sappiamo, come già espresso pubblicamente dal nostro assessore D’Alessandro, che c’è una volontà di intervenire nella suddetta zona. Ci auguriamo quindi al più presto un provvedimento in tal senso».
Nel frattempo il direttivo e gli aderenti del movimento sono inoltre a lavoro su alcune proposte relative al piano triennale delle opere pubbliche, come ad esempio l’inserimento di rotonde in via Napoli ed in via M. Serao ed altri interventi.