Sparanise- Napoli. A pochi giorni dall’uscita del suo nuovo sinolo Etta di Marco la giovane artista di Sparanise annuncia l’uscita del suo nuovo video “P.O.P” che definisce “Una rivincita sui pregiudizi”.
Curiosa di come abbia reagito agli attacchi social e come sia nato il suo nuovo videoclip non ho potuto come sempre scambiare quattro chiacchiere con lei.
Ciao Etta ti vedo grintosa ed energica. Che video dobbiamo aspettarci dalla tua trasformazione dal pop al trap? Com’è nato il video P.O.P?
Ciao Imma grazie come sempre per essere presente e grazie ad Edizione Caserta e al direttore Luigi Criscuolo. Come hai già detto questo video è una risposta gli attacchi subiti per far capire la vera me. A dire la verità Il video di P.O.P. è nato per caso. Ero sul treno di ritorno per Sanremo, amareggiata e anche stanca, dopo una partita, per lo più persa, si è sempre stanchi. Volevo fare qualcosa di rottura, di diverso, unico. Che avrebbe stupito tutti e così ho pensato al video girato con una go pro e uno story telling che avrebbe reso la mia idea di liberazione dai pregiudizi e dagli schemi al massimo.
Appena ne ho parlato con una mia amica e il mio producer siamo riusciti a definire tutto, ognuno ha dato un’idea e così abbiamo realizzato il video nel giro di una settimana. Abbiamo lavorato tanto sull’originalità.
Cosa vuol dire P.O.P?
Persona Onnipresente Petulante
Sarà un video diverso dagli schemi? Diverso dalla solita Etta?
Direi che nessuno si aspetterebbe mai una cosa simile da me. Solo le persone folli con le quali ho condiviso idee e realizzazioni del video possono capirmi. Ci saranno tante sorprese, non ci sarà la solita Etta, non vedo l’ora di condividerlo con voi.
Quali elementi ti ispirano per la scrittura dei tuoi testi e come avviene il processo creativo della tua musica in studio?
Comincio a scrivere quando ne sento il bisogno, non importa dove sono, se a casa, in un bar o su un treno. Come già accennavo prima, parlo di ciò che sono e di quello che mi sta intorno, delle mie emozioni. Se c’è una sensazione, un’emozione che voglio condividere, o di cui ho necessità di parlare, mi sfogo, scrivendo di getto senza pensare al beat ne alla musicalità delle parole. Le mie emozioni sono la mia ispirazione.
Grande squadrone per girare questo nuovo videoclip. Dimmi un po’ erano attori o veri professionisti quelli che hanno girato la scena dell’ambulanza?
E’ un’associazione di Sparanise “L’ANPAS”: Associazione Pubblica Assistenza Francesco Troiano a cui voglio fare un forte applauso per il servizio che svolgono.
Sono state tante le persone che hanno creduto in questo mio nuovo progetto. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i volontari che mi hanno sostenuta nella realizzazione del video.
Un grazie di cuore anche a:
Angela Grasso
Simona Stocco
Giusy Mirra
Giuseppe Isaia
Carmine Borghetti
Giuseppe Crescenzo
Marco Ronca
Francesco Russo
Vincenzo Russo
Thilina Shehara
Di Toro Fabiola
D’Onofrio Gaetana
Pietro Pasquariello
Nicola Antonio Mancino
Vitaliano Fusco
Massimiliano Merola
Angelina Falcone
Ciro Iaccarino
Francesca Fusco
Imma Mandara
Uno speciale ringraziamento va agli studenti e alla dirigente Clotilde Riccitelli dell’I.P.S.E.O.A. “E.V. Cappello” per aver partecipato al video. Grazie di vero cuore a:
Viviana Serretiello
Roberta Serretiello
Punk Tank
ASD Nuoto Sessa Aurunca
Centro Fusco
P.A. Francesco Troiano-Sparanise O.D.V.
Hai utilizzato delle maschere nel video di alcuni rapper famosi. È la tua provocazione contro i pregiudizi che si creano nel mondo musicale? Soprattutto per quanto riguarda la scena rap-trap?
Bravissima. In questo video Ho pensato di creare una sorta di inseguimento da parte di alcuni dei rapper-trapper, i volti più conosciuti, diciamo dei colossi del campo, di cui ho molta stima.
Nel mio immaginario non sono in realtà i rapper ad inseguirmi, ma lo stereotipo che la gente ha del rap. Se non lo fai come loro non puoi farlo … non sei degno!
Allora mentre scappo da questi luoghi comuni l’idea di diventare qualcosa di nuovo e accettato diventa così prepotente che si inizia ad imporre in modo insistente, portando la gente ad amarmi tanto da creare un esercito per salvarmi.
Per salvare la mia musica per salvare me… una Persona Onnipresente Petulante ( P.O.P.).
Molto spesso nelle tue interviste ringrazi V_Rus il tuo producer lavorare fianco a fianco con lui?
È sempre una avventura. Siamo molto compatibili musicalmente ci capiamo al volo e non desidererei nessun altro al mio fianco.
Etta grazie per questa breve intervista. Alla prossima. Andiamo a vedere subito “P.O.P”
Foto dal set