Si era diffusa in rete, nel corso degli ultimi giorni, una notizia secondo la quale il rebranding del gruppo Facebook, adesso confluito in Meta, avrebbe portato a una modifica delle regole fino a quel momento in vigore per la protezione della privacy dell’utente. Terzi avrebbero quindi potuto sfruttare, per scopi non ben specificati, le nostre foto e i nostri messaggi pubblici.
Niente di più falso! Si è trattato infatti dell’ennesima bufala. Notizie di questo genere, infatti, ci mettono sempre poco a trovare terreno fertile in un web che è sempre pronto a gridare al complotto. In particolar modo quando si tratta di Facebook, la cui politica a riguardo non è sempre stata chiarissima in passato, lo scetticismo non sembra essere mai abbastanza. Ma cosa è effettivamente cambiato, per l’utente, con l’arrivo di Meta?
La risposta deluderà gli amanti del complotto: assolutamente nulla! Tutte le app del gruppo di Mark Zuckerberg, infatti, continueranno a rispettare le condizioni previste per l’utente già da prima del cambio di brand. E’ stata la società stessa a precisarlo attraverso un comunicato: “La nostra politica sui dati e i termini di servizio rimangono in vigore, e questo cambiamento di nome non influisce su come usiamo o condividiamo i dati.”. Insomma, i nostri dati sono ancora al sicuro, almeno quanto lo erano prima.