Tra i grandi meriti di Gomorra – La serie c’è sicuramente quello di aver dato spazio a molti attori di talento, in alcuni casi alla prima esperienza, in altri con un passato artistico di tutto rispetto alle spalle anche se con meno risonanza presso il grande pubblico. Ci sembra quest’ultimo il caso di Carmine Paternoster.
Dopo aver trascorso alcuni anni in carcere, l’attore esordisce a teatro nell’anno 2003, grazie alla fiducia dei registi Lanzetta e Longobardi. I primi ruoli importanti arrivano per lui nel 2006 e nel 2009, rispettivamente con ‘Chiove’ di Saponaro e ‘La tempesta’ di De Rosa. Nel 2014 prende parte in ‘Hamlet travestie’, ma la consacrazione vera e propria gli viene da dalla chiamata di Matteo Garrone quando decide di scritturarlo per Gomorra – Il film.
Così Carmine Paternoster debuttò al cinema al fianco del più grande attore italiano, Toni Servillo. Questa esperienza gli è di certo servita per mettersi in mostra e guadagnarsi un posto anche in Gomorra 5, nella quale ha magistralmente interpretato il personaggio di ‘O munaciello, capopiazza di Secondigliano, probabilmente tra i meno influenti nel panorama criminale napoletano.
Piccolo e di poche parole, ‘O Munaciello è un personaggio particolarmente scaltro. Sa benissimo quando è il momento di ascoltare e quando, sfruttando le informazioni raccolte, entrare in azione con la garanzia del successo. Nel film di Gomorra, invece, l’attore aveva vestito i panni di Roberto, aspirante broker finanziario invischiato nello smaltimento illegale dei rifiuti tossici.