Code infinite per il tampone, aggredita una dottoressa

 

AVERSA. Code infinite, sistemi in tilt e inevitabile tensione. E’ stata un’altra giornata difficile sul fronte del tracciamento dei contagi in provincia di Caserta e in particolare nell’agro aversano che sta facendo registrare numeri impressionanti.

Nella giornata di ieri alcuni cittadini hanno aggredito una dottoressa presente nell’hub di Aversa. Un gesto che non trova giustificazioni ma frutto della tensione per ore di attesa prima del prelievo del campione in grado di attestare l’eventuale contagio.

Il caos ritardi

I ritardi non riguardano solo la procedura di prelievo ma anche i risultati.  A tal proposito il sindaco di Cesa  Vincenzo Guida ha scritto una lettera al Direttore Generale dell’Asl Caserta Ferdinando Russo ed al Direttore del Distretto Sanitario ASL numero 18 Luigi Caterino, per segnalare le criticità riscontrate nell’esecuzione dei tamponi molecolari. Il sindaco di Cesa evidenzia come molti cittadini stanno segnalando ritardi nella esecuzione dei tamponi, “sia di verifica della positività al Covid-19, (dopo l’effettuazione di un test antigenico) sia di verifica della guarigione”.

“I cittadini che hanno eseguito i test antigenici, prima del giorno di Natale – scrive Guida – sono in attesa, anche da circa dieci giorni, di poter eseguire i molecolari. Altri cittadini, già positivi, da settimane non ricevono la convocazione per i tamponi di guarigione, risultando di fatto, bloccati in isolamento”.

“In molti si rivolgono al Sindaco nella speranza che l’istituzione locale abbia potere su detta materia. Per quello che può essere utile – conclude Guida – il nostro Comune è disponibile a mettere a disposizione dell’Asl, spazi aperti al pubblico”

 

 

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