Lauro, fissato l’addio dal pasticciere: la tv, i dolci e i messaggi di figlia e parroco

 

MARCIANISE. Un addio in punta di piedi, come quando entrava nella sua pasticceria al rione Macello per deliziare quelli che prima che clienti erano soprattutto amici. Domani mattina alle 11,30 il pasticciere Lauro Golino, deceduto a 48 anni per il maledetto virus, giungerà al cimitero di Marcianise per l’ultimo viaggio: una benedizione della salma e una piccola funzione religiosa in un momento in cui la situazione dei contagi impedisce un omaggio degno dell’affetto che l’intera comunità serbava per il 48enne.

Lauro Golino, morto nelle prime ore del 2022 al Covid Hospital di Maddaloni, era davvero un amico per tutti a Marcianise ma anche nel mondo della pasticceria era conosciuto e stimato: aveva partecipato come comparsa ad una puntata di Gomorra, proprio nel ruolo di pasticciere, ed era stato invitato anche da Antonella Clerici per la Prova del Cuoco. Un talento che gli ha assicurato grandi soddisfazioni e che si sposava con un’abnegazione per il lavoro, unita ad un carattere gioviale.

Lascia la moglie Katia e i figli Raffaele e Caterina che con grande dignità in questo momento ha voluto dare l’annuncio dell’addio: “I funerali si faranno domani mattina alle 11:00 direttamente al cimitero perché a causa di questo maledetto Covid non è possibile fare diversamente . Per chi vuole esserci per l’ultimo saluto a PAPÀ vi prego di adottare le giuste precauzioni perché non voglio problemi durante il suo ultimo saluto . Grazie a tutti”

Don Antonio Piccirillo, parroco della chiesa di San Simeone, ha voluto ricordare così Lauro Golino: “«Ama la vita, la vita è luce, prenditene cura, è la tenda del Verbo». Amala, con le sue tempeste e con il suo sole. E poi vai là dove lei chiede aiuto, sentendo in te la ferita di ogni ferita. La domanda ultima sarà solo una: “dopo di te, dove sei passato, è rimasta più vita o meno vita? Carissimo Lauro, che il Signore accenda di luce i nuovi orizzonti che hai raggiunto. Possa tu godere per sempre della bontà di Dio.”

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