Vincenzo Scarpetta, fratellastro di Eduardo: la carriera all’ombra del genio

Sebbene fosse di ben 23 anni più grande di lui, la pur brillante carriera di Vincenzo Scarpetta si potrebbe dire oscurata da quella immensa del fratellastro Eduardo De Filippo e non solo. Anche Titina e Peppino hanno poi avuto un successo maggiore di critica e di pubblico. Ciononostante, il secondogenito di Eduardo Scarpetta ebbe una carriera di tutto rispetto, seppur all’ombra del genio.

Somigliante a suo padre in maniera impressionante, come si può notare dall’immagine in copertina, Vincenzo Scarpetta si distinse dapprima nell’epoca del cinema muto. Magistrali le sue interpretazioni in Marito distratto e moglie manesca, Il suonatore di chitarra, Tutto per mio fratello e Il gallo nel pollaio. Nonostante questo, il passaggio al sonoro altro non fece se non confermare il suo talento di attore.

La dama bianca, Eravamo sette vedove, Gli ultimi giorni di Pompeo e, in modo particolare, la trasposizione cinematografica di Miseria e nobiltà gli valsero la stima di tutto quanto l’ambiente. Per il teatro, invece, scrisse commedie di successo come ‘O tuono ‘e marzo e La donna è mobile. Come mai, allora, ricordiamo così poco di lui? Di certo erano quelli anni di quasi febbrile fermento culturale, nei quali le eccellenze di certo non mancarono.

Il fratellastro Eduardo era inoltre destinato a descrivere le regole del teatro napoletano e quindi nazionale. Il padre Eduardo fu il re del teatro dialettale moderno. Insomma, i suoi indiscutibili meriti, per quanto alti, erano forse destinati a mescolarsi fino a perdersi nella profondissima impronta familiare. E’ finalmente arrivato il giorno di riscoprirlo per restituirgli ciò che ha meritato?

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