“Paga o mio suocero ti canta”, condannato genero del boss

 

MARCIANISE. Sono state depositate le motivazioni con cui la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per Giuseppe Alberico, genero del boss Salvatore Belforte, all’epoca pentito.

L’uomo è stato accusato di aver chiesto 2mila euro ad un imprenditore e di averlo minacciato dicendo che se non avesse pagato, suo suocero, all’epoca pentito, avrebbe fatto il suo nome. La Seconda Sezione Penale della Suprema Corte ha confermato la condanna in Appello del 2020 (che fissò una riduzione rispetto a 10 anni inflitti in primo grado), ritenendo inammissibile il ricorso.

La tassa della tranquillità venne chiesta in occasione delle festività pasquali del 2016 quando Salvatore Belforte aveva ancora lo status di collaboratore di giustizia.  Alberico e la consorte dissero di essersi recati a Marcianise per questioni di famiglia, ma la Dda svelò il bluff grazie alle intercettazioni.

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