Cervino (L.C.). Oggi per la rubrica delle dediche (solo matrimoni) facciamo un’eccezione per fare tanti auguri di buon compleanno ad uno dei sindaci più giovani di Terra di Lavoro, l’avvocato Giuseppe Vinciguerra di Cervino, per lui 35 primavere.
All’inizio della nostra avventura editoriale uscimmo con una rubrica ‘Il personaggio dell’anno della Valle’, l’abbiamo fatta soltanto un paio di volte, oggi la riprendiamo per dire che questo 2021 è stato l’anno di Giuseppe Vinciguerra.
Il primo cittadino che è entrato nella storia del suo Comune sfatando il tabù di Cervino capoluogo.
Mai nella storia di questo Ente era stato eletto un sindaco da via Monsignor Pascarella a salire, ci è riuscito lui in modo netto con una cavalcata a dir poco esaltante.
In paese c’era una legge non scritta: la casa municipale si trova a Cervino e il sindaco lo elegge la frazione adiacente all’Appia calatina e vicana, Messercola.
Il 35enne di via Murrilli ha spazzato via questa tradizione più che superata….
All’inizio dello scorso luglio Vinciguerra, con la squadra che doveva ancora essere completata, fuori ad un bar di Caserta mi raccontò di essere certo di vincere le elezioni.
Lo disse almeno una decina di volte durante un caffè: “Quest’anno io vinco le elezioni, vedrai…”. Alla fine convinse anche me che dieci anni prima l’avevo definito: l’enfant prodige (prevedendo per lui un grande futuro).
La sua visione si stava compiendo, oggi Cervino si è finalmente riallineata agli altri comuni di Terra di Lavoro, ci sono tante iniziative, c’è cura nelle cose, una squadra giovane che lavora con grande entusiasmo, con un unico grande leader.