Tribunale, braccio di ferro col Ministero diventa odissea: Comune deve avere 3,5 milioni

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Bisognerà attendere la data del sei luglio 2022 per conoscere se le spese sostenute per la manutenzione degli uffici giudiziari fino al 2015 saranno rimborsate dal Ministero al comune.

La somma che l’ente deve incassare e che è stata riconosciuta dallo stesso ministero è di circa tre milioni e mezzo di euro che con un apposito DPCM del 2017 sarà pagato con un rateo trentennale. E sarà il TAR del Lazio presso il quale il comune si è costituito, a decidere la validità della dilazione del debito dopo che il Consiglio di Stato il 17 marzo si pronuncerà sulla sentenza del TAR che aveva dato ragione in parte al comune.

L’avvocatura dello Stato, infatti, ha fatto ricorso e pertanto, il giudizio di ottemperanza è stato rinviato al sei luglio dopo che il Consiglio di Stato si sarà pronunciato sulla impugnativa della sentenza che riconosceva il diritto del comune a veder saldati i propri crediti in un tempo ragionevole e non certamente entro trenta anni. Il comune, sede di uffici giudiziari, per decenni si è accollato le spese per la manutenzione degli stessi anticipando le somme che poi, venivano rimborsate ma in maniera sempre minori.

Il credito aveva raggiunto somme elevate per cui, dopo il passaggio della manutenzione degli uffici giudiziari al Provveditorato delle Opere pubbliche di Napoli, il comune, con l’amministrazione di Antonio Mirra ha ritenuto di richiedere legittimamente al Ministero le somme anticipate e da qui, tutta la vicenda giudiziaria che dovrebbe concludersi con la sentenza del TAR Lazio del sei luglio prossimo.

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