CASERTA. La cucina italiana è tutta quanta squisita. Lo sappiamo noi e ce lo riconoscono praticamente in ogni parte del mondo. Da Roma in giù, però, è naturale che si abbia come riferimento una certa tradizione meridionale e, per così dire, micro-locale. Ognuno, dunque, ha i suoi piatti di riferimento, pietanze senza le quali il Natale non si potrebbe dire tale.
Ma quali sono le pietanze prelibate della tradizione casertana dalle quali non è possibile prescindere durante il pranzo o il cenone di Natale? Seguirà un breve elenco in cui non può di certo mancare la minestra maritata, la quale prende il suo nome dall’azione che compie, metaforicamente, all’interno del brodo: cioè ‘marita’ in verdure e carne mista.
Altra pietanza che proprio non può mancare, poi, è la cianfotta, da alcuni anche detta ciambotta, nient’altro che un tortino ripieno di melanzane, peperoni, cipolla e pomodori fritti. Impossibile, però, non menzionare anche qualcuno degli squisiti dolci della nostra tradizione, come ad esempio la pietra di San Girolamo e le zeppoline natalizie.
Anche se non avrebbero bisogno di presentazioni, vi ricordiamo che la prima è prodotta con un impasto formato da una miscela di cacao e mandorle non tostate. Le seconde, invece, cono le classiche palline di pasta fritta ricoperte di zucchero. Ognuno di questi piatti è buonissimo anche se gustato tra le mura domestiche. Vi rimandiamo, però, ai ristoranti che riteniamo tra i più rispettosi delle usanze del territorio: Antica Hostaria Massa, Osteria da Miduccia e ‘O Tianiello.