Trovato morto in casa, città piange militare e padre di famiglia: “Addio carabiniè”

 

MADDALONI. Lacrime a Maddaloni, città che da ieri si sta stringendo intorno alla famiglia di Salvatore Borino, il 54enne trovato morto ieri mattina nella sua abitazione di via Orazio De Carlucci.

Il decesso è avvenuto per cause naturali: l’uomo, che ha vestito la divisa dell’Arma, lascia due figli.

Decine i messaggi che in queste ore stanno affollando i social: “E ora sicuramente starai spiegando agli angeli che la vita va vissuta con la calma e la spensieratezza che tu amavi tanto, starai chiedendo già un pacchetto di sigarette e una bella parmigiana di melanzane .. e se hai già incontrato il mio angelo più bello digli che capisco che voleva passare il Natale in compagnia del figlio, ma ora noi tutti ci sentiamo un po più soli senza di te.. È solo che non doveva finire così, dovevamo salutarci, dovevo usare quella copia di chiavi di casa che mi avevi fatto perché ti rompevo sempre dato che i miei orari non coincidevano con i tuoi, dovevo entrare da quella porta e ci dovevamo ancora abbracciare e tu dandomi due pacche sul sedere mi avresti dovuto dire come sempre: “mm però in pizzeria ti mantieni bene” . Non dovevi andartene così. Ci siamo riuniti tutti, tutte le persone che ami più di tutti. I tuoi figli che sono la luce dei tuoi occhi, i tuoi fratelli, i tuoi nipoti, e in fine io. Quante volte mi hai fatto arrabbiare perché tniv a capa tost? Mi dicevi sempre che tutta la mia bellezza l’avevo presa da te, ti prometto che mi sentirò bella sempre esattamente come mi vedevi tu. Ora vivi nel mio, nel nostro cuore. Non abbandonare mai i tuoi splendidi bambini e poi, tra una partita di biliardo e un’altra che sicuramente ti farai lassù, pensa anche a me perché ti assicuro che io non smetterò mai nemmeno un secondo di pensare te.
Carabiniè ci hai fatto uno bello scherzetto ma è solo un arrivederci ❤️
-la tua nipote preferita-“

“Ti voglio ricordare così amico mio ne abbiamo fatto insieme!!!!”

“E poi ci sono quelle notizie che non vorresti mai sentire. 
Ricorderò le nostre interminabile chiacchierate, tutte quelle sigarette fumate insieme, tu che volevi insegnarmi a giocare a biliardo, gli abbracci, la stima e la fiducia… Si, perché tu ti fidavi ciecamente di me a tal punto da raccontarmi le tue paure e le tue gioie…. Da quando te ne sei andato ci sentivamo poco ma quando ci scrivevamo era sempre festa…
Ti auguro di ritrovare la tua serenità lassù”

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