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Polizia scopre piantagione di marijuana e lo arresta nel sonno. LE FOTO
VILLA DI BRIANO. La Polizia di Stato di Caserta, nella mattinata odierna, in Villa di Briano, nell’ambito di mirati servizi d’iniziativa finalizzati al contrasto delle attività illecite concernenti gli stupefacenti, traeva in arresto in flagranza di reato, Q. X., cl.1997, per coltivazione illecita di sostanza stupefacente del tipo marijuana, ex art. 73 del D.P.R. 309/90.
Nella circostanza, gli operanti del Commissariato della Polizia di Stato di Aversa sorprendevano il prefato in una villa monofamiliare, ubicata in quella via Petrarca, loc. San Francesco, all’interno della quale, in tre distinte stanze, era stata piantata una fiorente coltura del vegetale psicotropo grazie anche all’ allestimento di un complesso e sofisticato sistema di illuminazione, areazione e irrigazione.
In particolare, venivano sequestrate: 243 piante di presunta cannabis, ciascuna contenuta in un vaso, di altezza media di circa 160 cm, tutte in stato di fiorescenza; sostanze fertilizzanti; lampade di riserva nonché un cellulare e materiale documentale ritenuto utile per il prosieguo delle indagini.
Il repentino intervento degli operanti, che eludevano un sistema di videosorveglianza predisposto in maniera tale da poter individuare a distanza l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine, impediva ogni tentativo di fuga o resistenza del prefato Q. X. che, infatti, veniva sorpreso nel sonno.
Lo stesso, al termine delle formalità di rito, veniva associato presso la Casa Circondariale di Napoli-Poggioreale a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord tempestivamente informata.
Le indagini sono in corso al fine di vagliare la posizione del proprietario dell’immobile ed alla individuazione di ulteriori correi nell’attività delittuosa in argomento.
Sul posto veniva fatto convergere personale del Posto di foto-segnalamento del Commissariato della P.S. di Aversa per i necessari rilievi, nonché, gli operatori dell’E.N.E.L. poiché si accertava che lo stabile era abusivamente collegato alla rete elettrica.
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