Jabil, nuovo round al Ministero: 200 da Tme e 250 nei progetti Green

 

MARCIANISE/PORTICO DI CASERTA. Si è tenuto al Mise il tavolo Jabil in cui si è discusso dell’ingresso di Invitalia nel capitale della newco (TME Assembly Engineering) già costituita dalla società TME.

La nuova realtà – spiega una nota della viceministra allo sviluppo Alessandra Todde – vede il 55% del capitale di TME, società che fa capo all’imprenditore Aniello Stellato con sede a Portico di Caserta, e impegnata nella progettazione e produzione di schede elettroniche. Il restante 45% è di Invitalia attraverso il Fondo di Salvaguardia, strumento che consente allo Stato di poter entrare in equity nel capitale di aziende in difficoltà economico-finanziaria o in azienda che ne rilevino asset. Il closing sarà formalizzato post definizione degli accordi di investimento con TME.

Jabil, evidenzia la nota, ha confermato il piano industriale con una strategia già in atto su nuovi mercati (Energy & Green Economy) e che prevede l’impiego di 250 persone. Dei 480 attuali in Jabil, circa 200 si sposteranno in TME. Il Mise si è impegnato a garantire continuo monitoraggio del percorso e TME si è resa disponibile ad accettare un maggiore e continuo confronto durante questo percorso di crescita.

“Siamo solo all’inizio, dobbiamo continuare a lavorare seriamente per rispondere a tutte le richieste dei lavoratori. Sono estremamente orgogliosa che il Fondo Salvaguardia – che ho fortemente voluto durante il governo Conte 2 – si stia dimostrando uno strumento strategico”, afferma Todde.

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