Pentiti incastrano l’ex pasticciere: “Indicava spostamenti della vittima”

 

SAN MARCELLINO/VILLA DI RBIANO I carabinieri hanno arrestato e condotto in carcere, su ordine del Gip di Napoli, l’esponente del clan dei Casalesi Maurizio Zammariello, ex pasticciere,  con l’accusa di aver partecipato come fiancheggiatore all’omicidio di Crescenzo Laiso, avvenuto a Villa di Briano.

nell’aprile 2010. Per il delitto, realizzato perché Laiso, a detta dei vertici del clan, si prendeva i soldi delle estorsioni invece di farli confluire nella cassa comune, sono stati già stati condannati il “mandante” Nicola Schiavone, primogenito del capo dei Casalesi Francesco “Sandokan” Schiavone”, Francesco Barbato e Mario Iavarazzo, tutti collaboratori di giustizia, nonché Mirko Ponticelli, Nicola Della Corte e Bartolomeo Cacciapuoti.

Restava però da individuare chi avesse fornito supporto logistico; e proprio dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, tra cui lo stesso Schiavone jr, è emerso che sarebbe stato Zammariello a partecipare attivamente alle ricerche della vittima, segnalandone gli spostamenti ai killer. Il delitto Laiso fu particolarmente cruento: la vittima designata, mentre era in auto, fu incrociata dai killer in moto che esplosero diversi colpi, ma riuscì comunque a fermare la vettura e a fuggire a piedi, fino ad essere freddato da una raffica.

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