SAN FELICE CANCELLO. Mano nella mano, occhi negli occhi. Nei giorni felici e in quelli dolorosi. Hanno scritto tutte le pagine della loro vita terrena insieme e lo faranno anche in quella celeste, dove la polvere di quelle macerie ancora fumanti arriva diradata.
La scriveranno con la loro unicità di persone genuine ma decise, con un carattere che è solo il loro come quello dell’annuncio funebre. L’ultimo tratto degli anni belli è in quel carattere “lettera 32”, con il quale è stato redatto il manifesto che chiamerà domani a raccolta tutta Cancello Scalo e non solo, a raccontare – come sua espressa volontà – i trascorsi in azienda all’Olivetti. Un lavoro vissuto con passione al punto che anche dopo la pensione Mario si divideva tra la famiglia, le attività in parrocchia e qualche fotocopiatrice da aggiustare ad amici e conoscenti.
Ognuno conserverà un ricordo di quella coppia così unita che nemmeno un tragico destino ha saputo dividere. Poco fa sono terminati gli esami autoptici sui corpi di Mario Sgambato, prima vittima del crollo di via Napoli, e di sua moglie Giuseppina Sammaciccio, deceduta al Cardarelli la notte dopo. Le loro salme viaggeranno nelle prossime ore da Caserta a San Felice a Cancello dove è stata allestita la camera ardente presso la casa funeraria Lettieri per consentire un ultimo saluto prima dei funerali, considerando che la casa è ovviamente inagibile. Prevista ovviamente per domani una giornata di lutto cittadino come annunciato dal sindaco Giovanni Ferrara.
Il rito funebre sarà celebrato alle 14 nella chiesa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a Cancello Scalo, prima della sepoltura al cimitero di San Felice. Ancora insieme, come nella quasi totalità dei loro 74 anni. Come per l’eternità.