AGGIORNAMENTO. C’è stato anche un fuoriprogramma stamani, i familiari di Affinita hanno chiuso il cancello e il pitbull del ‘fermato’ ha cominciato a scorrazzare nella zona alta, solo per un soffio non ha aggredito alcuni bambini che stavano giocando, c’è stata tanta paura. Davvero una cosa incredibile. Sul posto sono arrivati i vigili ed è venuto il servizio accalappiacani per recuperare il grosso animale.
Il 36enne questa notte è stato beccato proprio mentre era col cane, nei pressi del comando vigili. Sui social ci sono diversi commenti contro Fabio Affinita, basta dare un occhio ai vari post che abbiamo effettuato dopo l’ufficialità del fermo.
AGGIORNAMENTO ORE 16. E’ stato applicato un decreto di fermo per Fabio Affinita, il 36enne di Santa Maria a Vico, via Panoramica, è stato associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. L’accusa è di tentato omicidio. Martedì presumibilmente sarà interrogato in carcere, assistito dall’avvocato Orlando Sgambati.
Alias ‘o tittifone è uno che non ha bisogno di presentazioni, una scia di precedenti lunghissima, appartenente alla famiglia di cicculilli di via Panoramica. Era da parecchio che stava creando problemi, era il terrore dei ragazzi della zona. C’è da aggiungere che non è stato facile per le forze di polizia operare. Nell’immediatezza dei fatti non è arrivata alcuna telefonata al 112, al 113 o al 118, grande omertà, nonostante in tanti abbiano assistito alla scena. I fatti si sono svolti nella zona più centrale del paese, a due passi dal Municipio e dalla chiesa principale. La gente di Santa Maria a Vico, ci dispiace dirlo, dovrebbe avere più coraggio e non è la prima volta che stigmatizziamo questo aspetto. Per come è stata la dinamica, solo per un miracolo non c’è scappato il morto ed in piazza c’erano tanti ragazzi, dovrebbe quindi essere interesse di tutti collaborare.
AGGIORNAMENTO ORE 14 E 45. Non è semplice sbrogliare la matassa di quanto è accaduto questa notte attorno alle 11 e 40 in villa, proprio davanti al bar.
Dalle telecamere non si vedrebbe il momento dello sparo, ma solo una persona che fugge verso la Nazionale. E tutti quelli che erano presenti non hanno riconosciuto che è stato il pregiudicato sottoposto a fermo a sparare.
Anzi hanno sminuito, dicendo che era stato un ubriacone di Santa Maria a Vico, ma senza riconoscerlo.
E’ davvero clamoroso, eppure c’erano molti ragazzi in quel momento, compresi gli amici di Talanico del 21enne, ma nessuno riesce a fare chiarezza. Questo lascia spazio a diverse interpretazioni, qualcuna anche inquietante.
Per altro subito dopo gli spari, si pensava che la pistola fosse a salve, ma quando il 21enne ha cominciato ad accusare dolore sotto la pancia, gli hanno detto: “Ma sei sicuro?”. E poi dopo lo hanno messo in auto e portato in ospedale a Marcianise. Da qui, dopo aver estratto il proiettile, i medici hanno avvisato la polizia.
La squadra mobile sta comunque cercando di ricostruire tutto, anche stamani sono stati sul posto.
AGGIORNAMENTO ORE 13 10.
Al commissariato di Maddaloni gli uomini della squadra mobile di Caserta stanno ascoltando le testimonianze di alcuni ragazzi presenti questa notte. Si cerca di ricostruire la dinamica, prima della decisione che sarà ufficializzata dal pm di turno.
AGGIORNAMENTI LIVE. Il ragazzo della frazione Talanico di San Felice ferito, N.R., ha 21 anni, ed è stato fortunato in quanto il proiettile si è fermato nella zona epigastrica, sotto lo stomaco, è stato estratto e non è in pericolo di vita, ma la prognosi è riservata.
E’ stato quindi importante il lavoro dei medici dell’ospedale di Marcianise. Secondo quanto abbiamo capito il suddetto è stato inseguito dal pregiudicato che ha sparato più volte, centrandolo all’addome. Dopo essere stato attinto si è inginocchiato dolorante, mentre attorno scappavano tutti.
Il pregiudicato A..F. è stato acciuffato dalla mobile nei pressi del comando vigili, non lontano dal punto degli spari e al guinzaglio aveva un grosso cane, stava osservando quello che stava accadendo sul luogo dove aveva sparato.
Fortuna per il 21enne talanicense che è stato centrato con una pistola di piccolo calibro, si presume una 6 e 35, anche se la rivoltella non è stata trovata, se ne sarà disfatto subito dopo il raid.
AGGIORNAMENTO. Il pregiudicato fermato dagli uomini della squadra mobile che erano giunti a supporto dei colleghi di Marcianise e Maddaloni si trova ancora all’interno del commissariato calatino.
Il ragazzo ferito non è grave, se bisogna capire la prognosi. I colpi esplosi in piazza dovrebbero essere tra i 3 e 4. Tutto sotto gli occhi della videosorveglianza. Aveva appena terminato la sorveglianza speciale, venerdì per la precisione, quindi da ieri è potuto restare in giro fino a tardi e subito ci è scappato il fatto grave. Incredibile…
SEGUE AGG.
Santa Maria a Vico. Far west a Santa Maria a Vico, davvero un brutto episodio, lo diciamo da parecchio che poteva accadere, visti i soggetti coinvolti. Un giovane di San Felice a Cancello, N.R., è stato centrato all’addome da un colpo di pistola, verso la mezzanotte, in pieno centro, piazza Roma, cuore della movida, praticamente fuori al bar, non lontano dalla chiesa.
Pare comunque che si sia udito più di uno sparo, poi due persone sono scappate via percorrendo a piedi via Figliarini verso la parte alta della città.
All’alba il caso è stato risolto con l’arresto.
Il sanfeliciano è stato soccorso da altri presenti e portato in auto all’ospedale di Marcianise, dove è stato operato e medicato, non è in pericolo di vita.
Da qui poi sono stati avvisati gli uomini della polizia di Marcianise, e in piazza Roma dalle ore 2 sono arrivate varie pattuglie che hanno avuto la collaborazione del comando vigili urbani.
Mentre scriviamo, poco dopo le 6, sono in corso ispezioni per segnare i bossoli e si stanno visionando le telecamere del Comune che hanno immortalato tutto.
Si cercava un pluripregiudicato sotto la quarantina di Santa Maria a Vico, uno dei soliti che più volte abbiamo descritto nei nostri articoli in questi mesi.
Poco prima dell’alba, A. F., è stato rintracciato dai poliziotti marcianisani e portato in commissariato, in stato di fermo, a supporto anche i colleghi della polizia di Maddaloni.
Sotto la lente anche la dinamica del fatto, forse non è proprio una lite, ma più una dimostrazione, una ‘guapperia’, una follia…
Il soggetto comunque era stato segnalato spesso armato e la rivoltella l’avevano vista in tanti. Pare che proprio a mezzanotte si esauriva la sorveglianza speciale a chi ed sottoposto. Quindi subito ha fatto il guaio.
SEGUE AGG.